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martedì 19 marzo 2024

SHALOM LA CULTURA DELLA SOLIDARIETÀ — il Blog di Don Andrea Pio Cristiani

Don Andrea Pio Cristiani

Nasce a Staffoli nel Comune di Santa Croce sull’Arno (Pi) nel 1950 nella Diocesi di San Miniato. Studia filosofia a Parigi e teologia a Pisa e nel 1974 è ordinato sacerdote. Nel 1974 fonda il Movimento Shalom attivo in 20 paesi del mondo con 22.000 soci. Ha scritto numerosi saggi su riviste specializzate e prefazioni su argomenti riguardanti la pastorale, la Dottrina sociale della Chiesa, le scienze per la pace e per la cooperazione.

20 giovani in partenza per Togo e Benin

di Don Andrea Pio Cristiani - giovedì 01 agosto 2019 ore 16:00

Dal 6 al 17 Agosto si terrà il campo internazionale Shalom in Benin e Togo: 20 giovani partiranno il 6 Agosto accompagnati da don Andrea Cristiani e don Donato Agostinelli.

Cinque domande rivolte a don Andrea per capire scopo e motivazioni di questa proposta.

Perché un viaggio così impegnativo rivolto esclusivamente ai giovani?

Nella visione del mondo di Shalom, nelle sue proposte educative c’è la convinzione che niente è più importante di “fare esperienza”: toccare con mano ci fa comprendere come vive oltre l’80% della popolazione mondiale e ci fa vedere il mondo e l’umanità con una prospettiva diversa, più vera. Ecco perché nelle proposte che fa Shalom, in particolare per i giovani, che sono il meglio del presente e i responsabili del futuro, l’esperienza diretta con le realtà umane del mondo è il modo più efficace per cambiare mentalità e aprirci alla fratellanza, sperimentare la convivenza comune nella concretezza della vita.

In tempi di immigrazione e di polemiche,cosa spinge Shalom a continuare ad andare in Africa?

Questo nostro viaggiare ha ormai attraversato 45 anni della nostra storia; quando abbiamo iniziato ero molto giovane anch’io. Oggi posso dire che ci ha permesso di capire sempre meglio il diritto di ogni uomo a vivere nella propria terra e nel proprio contesto sociale e culturale. Uno degli scopi dei nostri viaggi infatti è quello di disincantare i giovani locali che l’occidente evoluto sia una soluzione ai loro problemi, ma che anzi abbassa il loro livello di felicità e la loro qualità della vita.

Tante sono le opere di solidarietà di Shalom, scuole, case famiglie progetti agricoli, progetti di microcredito, sostegno alimentare, adozioni a distanza e internazionali. Qual è il cuore del vostro agire nella cooperazione?

Prima delle cose Shalom “esporta” ideali per suscitare soprattutto nelle nuove generazioni, e l’Africa è il continente più giovane del mondo, l’energia e l’entusiasmo per abbattere ingiustizie e oppressioni che ci sono in questi paesi. La nostra azione è primariamente culturale.

Shalom come si rapporta con le religioni e in particolare con l’Islam?

Inoltrandoci ancora più a fondo nel significato del nostro viaggiare individuiamo come il dialogo interreligioso debba essere improntato su due pilastri irrinunciabili: il concetto di un Dio creatore che ci vuole tutti fratelli e la convinzione che la persona umana sia sempre al centro dei nostri interessi. Fare il male agli altri è l’unico vero grave peccato. Dunque non si può uccidere in nome di Dio perché questa è la più grande bestemmia.

20 giovani condivideranno con lei e don Donato più di 10 giorni in due paesi poveri, il Benin e il Togo, cosa vuole trasmettergli?

In realtà non è un semplice viaggiare per condividere beni materiali o conoscere la solidarietà che fa Shalom; in Benin abbiamo una casa famiglia che ospita 37 bambini orfani e presto inaugureremo un panificio sociale con un centro di educazione e una foresteria, mentre in Togo abbiamo un bellissimo ostello a Lomè con panificio sociale, un centro di formazione, una scuola per l’accoglienza dei bambini di strada, le adozioni a distanza. Viaggiamo soprattutto per compiere atti di giustizia, per accogliere come vero dono l’amore che solo i piccoli e i poveri sanno offrire: andiamo non per dare, ma per ricevere, convinti che è ricco non colui che ha, ma colui che dona. Allora a questi 20 giovani che vengono con noi, per altro abbiamo dovuto contenere il numero per ovvi motivi organizzativi, poiché le richieste sono state molte di più segno che c’è una sete di ideali e di valori anche nelle nuove generazioni, abbiamo ben poco da insegnare. Ci affianchiamo come fratelli maggiori, li ascoltiamo, gli offriamo momenti di esperienza umana molto forti e coinvolgenti… il resto viene da solo perché il bene è già dentro ogni essere umano, basta solo aiutarlo a crescere.

Di seguito la lista dei partecipanti:

CRISTIANI ANDREA PIO

Fucecchio

AGOSTINELLI DONATO

Cerreto Guidi

BODDI CHIARA

Fucecchio

VETTORI CLAUDIA

Cerreto Guidi

BINDI ARIANNA

Cerreto Guidi

MARTINI VIERI

Pontedera

NIRO AZZURRA

San Miniato

SCIMMI GIULIA

Castelfiorentino

SPINELLI IACOPO

Castelfiorentino

ACCONCI GIADA

Fornacette

MORELLI DARIO

Pienza

BONGIANNI LUCA

Pontedera

BAIOCCHI VALERIA

PORCARI

BIANCHINI FRANCESCA

VIAREGGIO

GIANNOTTI HARRY

FIVIZZANO

LAPI FEDERICA

STIBBIO

BORTONE EMMANUELE

PONTE A EGOLA

PRETINI CHIARA

Pontedera

PISEDDU ELISA

CALCI

GIRELLA EDOARDO

BOLOGNA

PEZZOTTI KATIA

RIETI

PALUMBO GIULIA

RIETI

Don Andrea Pio Cristiani

Articoli dal Blog “Shalom La Cultura della Solidarietà” di Don Andrea Pio Cristiani