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Politica mercoledì 09 novembre 2016 ore 17:20

Le ragioni del sì e quelle del no

L'iniziativa intitolata 'Referendum costituzionale, oltre gli slogan entriamo nel merito' ha visto una vasta partecipazione



RUFINA — Si è svolto lunedì 7 novembre in una sala gremita della Casa del Popolo di Rufina, l’iniziativa organizzata dall’associazione politico culturale RufinacheVerrà di approfondimento e confronto sul prossimo referendum confermativo sulla riforma Costituzionale, con un dibattito fra le ragioni del SI e del NO, esposte da due autorevoli esperti della materia. 

La professoressa Maria Cristina Grisolia, docente ordinario di diritto costituzionale generale alla facoltà di giurisprudenza dell’università degli studi di Firenze, ha partecipato alla serata a sostegno delle ragioni del SI alla riforma. 

Ad esporre e sostenere le tesi del NO è stato il professor Ugo De Siervo presidente emerito della Corte Costituzionale, già docente ordinario di diritto costituzionale alla facoltà di giurisprudenza dell’università degli studi di Firenze. 

“Con l’imminente referendum del prossimo 4 dicembre i cittadini esprimeranno il loro voto sulla Riforma Costituzionale. Durante la serata, abbiamo voluto fornire strumenti di informazione in funzione di questa importante scelta, con l’obiettivo di entrare nel merito della riforma” ha spiegato il presidente dell’associazione RufinacheVerrà, Daniele Venturi, moderatore della serata. 

“Abbiamo fortemente voluto questo dibattito - ha aggiunto Venturi - perché c’è bisogno di informazione e di confronto, perché Rufina è un paese vivace in cui c’è tanta gente che ha voglia di partecipare e questa serata così partecipata, seppur su un tema complesso ma importante, né è la dimostrazione". 

“Il governo Renzi - ha detto Grisolia - ha recepito le più recenti intenzioni di cambiamento e le ha tradotte in un nuovo sistema costituzionale che cerca di affrontarne i nodi più importanti perseguendo più stabilità nell’esecutivo, il superamento del bicameralismo perfetto, struttura molto debole, che ha indebolito ulteriormente un sistema già fragile e una revisione dei rapporti tra stato e regioni”. 

“Nessuno vuole una costituzione immutabile - ha spiegato De Siervo - ma il sistema politico deve smettere di nascondere le proprie difficoltà e le proprie colpe celandosi dietro errori e difetti della costituzione. Con questa nuova riforma costituzionale si crea un senato di strana composizione, non più elettivo, privo di autonomia. Le regioni ordinarie vengono svuotate in modo radicale dei loro poteri, legislativi amministrativi e finanziari e per di più mentre questo succede per regioni ordinarie come la Toscana, le regioni a Statuto speciale rimangono intatte nei loro poteri e nei loro privilegi.” 

Si è quindi strutturato un confronto sui più importanti temi affrontati dalla riforma, con successive domande esposte dalla popolazione intervenuta e pervenute anche tramite la campagna social dal titolo #RufinaPartecipa, organizzata sulla pagina Facebook dell’Associazione.


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