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Cronaca sabato 04 marzo 2017 ore 12:53

L'inchiesta Consip piomba su Rignano

Anche il sindaco Lorenzini sarebbe stato ascoltato come persona informata dei fatti. La telefonata dell'assessore Bargilli a Carlo Russo



RIGNANO SULL'ARNO — Sta toccando Rignano sull'Arno ancora più da vicino l'inchiesta sugli appalti della Consip che ha portato in carcere per corruzione l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo e in cui sono indagati il padre dell'ex premier Tiziano Renzi e il suo amico imprenditore Carlo Russo per traffico di influenze illecite e, per rivelazione di segreto d'ufficio, il ministro Luca Lotti e i generali dei carabinieri Tullio Del Sette ed Emanuele Saltalamacchia (vedi articoli collegati).

Sui quotidiani La Repubblica e Il Fatto Quotidiano è riportata la notizia di una telefonata fatta nel dicembre scorso a Carlo Russo dall'assessore comunale ai lavori pubblici di Rignano Roberto Bargilli, detto Billi, noto anche per aver guidato il camper di Matteo Renzi durante la campagna per le primarie del Pd del 2012. Stando a quanto riportato dai quotidiani, nel corso della telefonata intercettata, Bargilli avrebbe detto a Russo di chiamare per conto di Tiziano Renzi, invitandolo "a non chiamare più e non mandare più messaggi al babbo".

Stando a quanto riportato invece sull'agenzia Ansa, Bargilli sarebbe stato convocato dai titolari dell'inchiesta Consip come persona informata dei fatti ma il suo interrogatorio avrebbe subito un rinvio.

La sua telefonata a Russo sarebbe comunque avvenuta nel giorno in cui Tiziano Renzi ha incontrato nel parcheggio dell'aeroporto di Fiumicino una persona di cui non è stato reso noto il nome. Renzi ha definito l'incontro "un appuntamento di lavoro".

Tiziano Renzi è stato interrogato ieri dagli inquirenti a Roma e si è dichiarato del tutto estraneo ai fatti e vittima di un "abuso di cognome". Carlo Russo è stato interrogato a sua volta ieri a Firenze e si è avvalso della facoltà di non rispondere (vedi articoli collegati). Oggi Tiziano Renzi, ai giornalisti che hanno suonato alla porta della sua abitazione chiedendogli come stava, ha risposto: "Sono indagato non posso dire niente. Mi è venuta anche la tachicardia".

Sempre l'Ansa riferisce che anche il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini sarebbe stato sentito dai pm come persona informata dei fatti. Nei giorni scorsi lo stesso Lorenzini aveva dichiarato al Foglio e a Valdarnopost di provare "disagio e imbarazzo per la situazione interna al Pd". "Ci sono le amministrative alle porte - ha detto Lorenzini a Valdarno post - Vorrei parlare della circonvallazione e di disabili. Invece dobbiamo fare i conti con altro che non ci riguarda e del quale mi frega poco". 

Due settimane fa Daniele Lorenzini, durante l'assemblea del circolo del Pd di Rignano, ha accettato di correre per un secondo mandato da sindaco. Ma, vista la situazione, non si esclude che il primo cittadino possa presentarsi con il sostegno di una propria lista.


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