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Cronaca mercoledì 08 marzo 2017 ore 11:36

"Tiziano Renzi? L'avrò visto una volta 15 anni fa"

Denis Verdini

Lo ha dichiarato il senatore di Ala Denis Verdini in un'intervista. E su Carlo Russo: "Non lo conosco, dice cose fuori dalla realtà"



ROMA — Anche il senatore di Ala Denis Verdini, tirato in ballo nelle intercettazioni dell'inchiesta delle procure di Napoli e Roma su episodi di corruzione nei superappalti della Consip, dice la sua in un'intervista al Tempo sulle dichiarazioni rilasciate agli inquirenti di alcuni dei protagonisti della vicenda: l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo, in carcere per corruzione, il ministro dello sport Luca Lotti, indagato per rivelazione del segreto d'ufficio, Tiziano Renzi, padre dell'ex premier, indagato per traffico di influenze illecite insieme all'amico imprenditore di Scandicci Carlo Russo, l'amministratore delegato di Consip Luigi Marroni, l'uomo che ha raccontato ai pm di 'pressioni' ricevute da Carlo Russo per conto di Renzi senior e di Verdini per intervenire sulle aggiudicazioni di alcune gare, l'ex parlamentare di An Italo Bocchino, consulente di Romeo. (vedi articoli collegati)

"Questo signor Carlo Russo che non ho mai visto nè conosciuto dice cose fuori dalla realtà - ha dichiarato al Tempo Verdini - E poi mettermi in connessione con il papà di Renzi, che ha già dichiarato che non ci conosciamo, come confermo. Anzi, per essere preciso, lo avrò visto una volta soltanto non meno di 15 anni fa. Se lo scandalo Consip è come lo racconta Russo, e che io so essere falso per ciò che mi riguarda, è dir poco comico".

"Tiziano Renzi non ce lo vedo a intrallazzare, mi sembra una vicenda paradossale - ha aggiunto Verdini - Lo vedo come un uomo legato al suo territorio, al suo paese, vive la parrocchia".

Per quanto riguarda invece l'ad di Consip Luigi Marroni, Verdini ribadisce di "non avergli mai chiesto nulla". "Non so perchè mi tiri in ballo, sarà per lo stato di frustrazione, la paura, forse è andato oltre per cercare di salvarsi - ha detto il senatore - Può darsi che dipenda anche dall'interrogatorio. C'è una differenza fra uno che parla serenamente e uno che parla di fronte a un magistrato che magari lo incalza".

Verdini ha ammesso di aver avuto una conversazione con Italo Bocchino in merito al consorzio francese Cofely, uno dei concorrenti nelle gare di Consip. "Mi ha chiesto se io ero interessato - ha sottolineato Versini - Ma io gli ho spiegato che era una questione che non riguardava me bensì l'onorevole Abrignani (Ignazio Abrignani, deputato di Ala ex Scelta civica e Forza Italia, ndr) che, in veste di avvocato, li seguiva da anni. Tutto qui, la cosa è morta è lì".

Verdini nell'intervista ha speso parole di grande apprezzamento per il ministro Lotti che, all'epoca dei fatti, era sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con Matteo Renzi premier.

"Su Luca Lotti io metto la mano sul fuoco - ha proseguito il senatore - Lo conosco, con lui ho un rapporto politico vero, si è sempre dimostrato di parola, una persona perbene. E di queste questioni con me non ha mai parlato".


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