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Nella Metrocittà un medico per studenti fuori sede

I fuori sede che vivono nell'area fiorentina avranno un ambulatorio dedicato. La richiesta degli studenti è stata accolta dal Consiglio metropolitano

Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato l'accordo per la creazione di un ambulatorio con un medico dedicato agli studenti fuori sede. La delibera è stata approvata all'unanimità.

Attualmente sul territorio nazionale gli studenti fuori sede hanno due scelte: cambiare domicilio sanitario, con tutte le difficoltà che questo comporta, oppure pagare dai 15 ai 25 euro per ogni prestazione attraverso la continuità assistenziale (guardia medica). In molti, di conseguenza, si ritrovano spesso a scegliere di non curarsi o recarsi presso i pronto soccorso, cosa che può contribuire ad arrecare disagio ed ingressi impropri in ospedale.

"Da oggi - ha spiegato il consigliere delegato Nicola Armentano - a Firenze non sarà più così. La Città metropolitana, il Comune di Firenze, l'Usl Toscana centro, l'Ordine dei Medici e l'Università di Firenze (che investirà 25 mila euro nel progetto) hanno trovato un accordo per la creazione di un ambulatorio, che sarà aperto per 5 giorni su 7, per quattro ore al giorno, e presso cui gli studenti dell'Università di Firenze fuorisede potranno recarsi e ricevere gratuitamente prestazioni sanitarie di base, come la visita medica e la prescrizione di farmaci ed esami sul ricettario regionale".

La proposta è nata dagli studenti. Nicola Armentano, consigliere delegato della Citta Metropolitana alla promozione sociale, Giuseppe Albora, medico, già consigliere della Scuola di Scienze della Salute Umana dell'Università degli Studi di Firenze, Matteo Atticciati e Giuliano Struga, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore di Csx-Firenze hanno creato un tavolo di discussione, attraverso il coinvolgimento dell'Università degli Studi di Firenze, il Comune di Firenze, l'Ordine dei Medici e l'Azienda Sanitaria Locale Toscana Centro, che ha lavorato alla stesura di un accordo che oggi vede la conclusione con l'approvazione nel Consiglio della Città Metropolitana fiorentina.