Attualità

Gli studenti di Rufina sono tutti con Zaki

I ragazzi dell’istituto comprensivo hanno aderito all’iniziativa di Amnesty International per sostenere il ricercatore da un anno in carcere in Egitto

Alcune delle foto dei ragazzi delle terze medie di Rufina

Hanno preso le foto di Patrick, le hanno ritagliate e incollate su dei bastoncini per metterle sul viso, proprio davanti alla mascherina. Poi in classe, alla fermata del bus o accanto al portone del municipio si sono fatti scattare una foto di gruppo. Mostrando a tutti i cartelli colorati che avevano preparato con su scritto “Vogliamo Patrick libero”, “Giustizia per Zaki”. “Libertà per Patrick”, “Patrick è innocente”, “Zaki free”.

Così ieri - ad un anno dall’arresto del giovane ricercatore egiziano – gli studenti della terza media di Rufina hanno voluto manifestare la loro vicinanza al giovane. Dopo aver affrontato nelle scorse settimane con i loro insegnanti il tema della libertà di espressione e della difesa dei diritti umani e approfondito le vicende di Giulio Regeni e di Patrick Zaki i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “L. di Vinci” hanno aderito all’iniziativa promossa da Amnesty International per l’8 febbraio.

Un modo per fare arrivare solidarietà e sostengo al 28enne attivista e studente dell’Università di Bologna che dall’anno scorso si trova in carcere in Egitto per il lavoro svolto nell’ambito dei diritti umani e per le sue posizioni politiche. Le foto dei ragazzi di Rufina sono state inviate ad Amnesty International che le ha inserite sul suo sito in modo che Patrick possa vederle insieme alle altre arrivate in questi giorni da ogni parte del mondo.

Alla scuola del paese è arrivato anche il plauso del Comune di Rufina: “Ai ragazzi e alle loro insegnanti tutta la nostra gratitudine per l'attenzione ai temi di grande attualità” si legge nella pagina facebook dell’amministrazione che ha postato anche le immagini della giornata.