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La Valdisieve non dimentica il popolo del Saharawi

Il Paese africano festeggia i 45 anni dalla nascita della Repubblica ma quella terra non ha pace: il pensiero dei sindaci-amici Marini e Maida

Maida, Giani e una delegazione del Saharawi (foto tratta dalla pagina Fb del sindaco di Rufina)

Il 27 febbraio del 1976 nasceva la repubblica del Saharawi e a 45 anni da quella importante data la Valdisieve manda un messaggio alla popolazione di quella terra ancora oggi martoriata.

La sindaca di Pontassieve e il primo cittadino di Rufina hanno inviato un pensiero alla gente africana del Saharawi con cui si sono stretti rapporti di amicizia in questi anni. Sia Monica Marini che Vito Maida – attraverso le loro rispettive pagine facebook – hanno postato messaggi e fotografie di qualche anno fa.

“Il 27 febbraio 1976 la decolonizzazione spagnola portava alla nascita della Repubblica Araba Saharawi Democratica. A 45 anni da quel primo alzabandiera il Sahara Occidentale non ha pace” scrive Marini. “Pontassieve seppur in questi tempi difficili non dimentica gli amici di Tifariti. Buon futuro, di autodeterminazione e libertà. Salam!”

“L’amministrazione comunale di Rufina a fianco del popolo Saharawi” posta Maida. “A 45 anni dalla costituzione della RASD niente è cambiato e noi chiediamo a gran voce libertà, giustizia per il Popolo Saharawi, la liberazione dei suoi prigionieri politici, il rispetto e la tutela dei diritti umani nei territori occupati e un fermo intervento dell’Onu e della comunità internazionale per la sospensione delle ostilità e la risoluzione del conflitto”. Il sindaco di Rufina ha anche postato alcune “fotografie del luglio 2019 quando siamo stati ricevuti dal presidente del consiglio regionale Giani, nel frattempo eletto presidente della Regione Toscana”.