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Medico a Pomino, la proposta di RufinaCheVerrà

Dopo le polemiche per il timore di un’imminente chiusura dell’ambulatorio della frazione la lista di opposizione lancia al Comune un’idea

Foto di repertorio

Dopo la protesta arriva la proposta. Le polemiche sulla temuta chiusura dell’ambulatorio di Pomino a seguito delle dimissioni del medico di base per il quale non è stato ancora trovato un sostituito sembrano placarsi. Almeno per il momento. 

La lista di opposizione RufinaCheVerrà che nei giorni scorsi ha criticato il sindaco Maida e ha appoggiato la raccolta di firme dei cittadini perché il servizio sanitario resti aperto nella frazione lancia ora al Comune un’idea contenuta in una lettera inviata stamani al primo cittadino. Un suggerimento per sbloccare la situazione che vede da domani Pomino ufficialmente privo del medico di base – il professionista lascia definitivamente l’incarico dal 9 maggio - e i dottori in servizio nel territorio di Rufina passare così da cinque a quattro. 

Un suggerimento alternativo a quello proposto dal sindaco e dalla Asl ovvero quello di alzare il numero massimo di assistiti dei medici in attività così che possano essere loro assegnati i circa 1100 pazienti del collega dimissionario. RufinaCheVerrà lancia quindi una proposta diversa.

“Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti, non vogliamo alimentare la polemica e quindi ci sentiamo di avanzare una proposta concreta, nell’interesse esclusivo dei cittadini” annunciano via social i consiglieri comunali di minoranza Andrea Barducci, Gaia Scotti e Daniele Venturi.

“Per cercare di trovare, quantomeno, una soluzione provvisoria a questa situazione è necessario che la politica faccia un passo in avanti. In quest’ottica proponiamo al sindaco, con spirito di collaborazione, di convocare una riunione con i medici di famiglia per creare le condizioni affinché uno di loro, a partire dalla prossima settimana, garantisca l’apertura dell’ambulatorio di Pomino per almeno un giorno a settimana creando, come predetto, le condizioni al contesto affinché ciò accada”.

“Ci sembra inutile – aggiungono gli esponenti del movimento - proporre soluzioni fantasiose come quella del trasferimento dell’ambulatorio presso l’ex scuola di Pomino, perché già nella frazione ce n’è uno attrezzato e che non comporta oneri per l’Amministrazione Comunale e che è a canone zero per i medici. A questo proposito vogliamo ringraziare la Parrocchia di San Bartolomeo a Pomino che in tutti questi anni si è fatta carico di garantire gratuitamente il presidio medico della Frazione”.

I consiglieri comunali di RufinaCheVerrà concludono il loro intervento sostenendo ancora la petizione organizzata da un gruppo di giovani di Rufina e Pomino. “In questo contesto – concludono Barducci, Scotti e Venturi - appare fondamentale che i giovani continuino a raccogliere le firme, perché solo con la partecipazione diretta degli interessati sarà possibile giungere ad una soluzione positiva e definitiva di questo problema concreto”.