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Pelago firma il “patto per l’Arno”

Il Comune ha aderito al progetto per valorizzare il fiume e farlo vivere dai cittadini. Oltre a migliorare la sicurezza idraulica

Un tratto dell'Arno

Il Comune di Pelago ha aderito al Patto per l’Arno progetto promosso dall’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale con i Consorzi di Bonifica. Un progetto che riguarda i paesi della riviera cui fanno parte anche di Figline-Incisa, Reggello e Rignano per il Valdarno fiorentino.

Il centro della Valdisieve ha aderito in questi giorni al Manifesto degli Intenti che dà il via libera al percorso partecipativo per la sottoscrizione del Contratto di Fiume che riguarda tutta l’asta dell’Arno, dalla sorgente alla foce.

“Il Contratto di Fiume è uno strumento di lavoro aperto ed inclusivo, indispensabile per maturare una visione condivisa del corso d’acqua e superare le possibili conflittualità che, attorno ad una risorsa tanto importante, possono maturare per le modalità di gestione, di utilizzo, di fruizione. È fondamentale che tutti si sentano protagonisti attivi di queste scelte attraverso un iter di ascolto, raccolta e valutazione di idee, soluzioni e progetti. L’obiettivo è di riavvicinare i cittadini all’Arno che, a lungo, è stato punto di riferimento per la vita sociale, economica e ricreativa della vallata”, spiega Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che, sul fiume, negli ultimi anni, ha portato avanti una attenta e sempre più intensa attività di manutenzione”.

Grazie all’accordo sarà anche possibile reperire fondi europei per migliorare la sicurezza idraulica del corso d’acqua, valorizzarlo e riqualificarlo. “Questi interventi sono indispensabili soprattutto nelle aree urbane, dove il fiume attraversa le cittadine in cui si concentrano i maggiori insediamenti abitativi, produttivi e commerciali” aggiunge Stefani.

Inoltre, per quanto riguarda l’area Valdarno-Valdisieve il Consorzio promuoverà anche un contratto di fiume specifico, per affrontare le criticità territoriali e fare leva sui punti di forza destinati a restituire all’Arno la centralità che merita.

Intanto si parte con Patto d’Arno che attiverà momenti di confronto e partecipazione su quattro obiettivi condivisi: “Per un Arno pulito” attraverso la gestione delle risorse; “Per un Arno sicuro” per la salvaguardia dal rischio idraulico riducendo gli elementi di pericolosità; “Per un Arno da vivere” con lo studio di progetti per potenziare la fruibilità delle sponde e riqualificare l’ambiente fluviale; “Per un Arno da promuovere” con la valorizzazione culturale, economica, sociale e turistica dell’ambiente fluviale, le possibilità attività che possono interessare il corso d’acqua, dalla pesca alla navigabilità; la comunicazione e l’educazione ambientale.