Niente è cambiato nelle ultime settimane. Anzi, forse le cose sono peggiorate. I volontari ci sono, come sempre pronti a donare, ma le raccolte di sangue – ancora più indispensabili nel periodo estivo caratterizzato ogni anno da urgenze e carenze – non sono possibili. Perché mancano i medici abilitati per le visite di idoneità alla donazione. E così rischiano di saltare gli interventi chirurgici programmati per mancanza di sangue.
L’Associazione Donatori di Sangue Croce Azzurra di Pontassieve da mesi continua a denunciare una situazione di stallo (vedi articolo collegato) che non solo mette a rischio le giornate di donazione ma addirittura tutta la sua cinquantennale attività che potrebbe chiudere. Dopo l’appello del mese scorso, l’ente – via social – fa il punto della situazione che si aggrava di giorno in giorno.
“E stiamo arrivando alla fine di luglio, metà estate se n'è già andata e la nostra atavica situazione non è cambiata ma, se possibile, peggiorata. Nel corso del mese siamo riusciti nella titanica impresa di fare ben una giornata di raccolta, grazie ai nostri magnifici donatori, mentre per il mese di agosto tutto è ancora di là da venire: forse, chissà, vedremo” si legge in un amaro post pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione.
“Le prospettive, a tutt'oggi, non sono incoraggianti ma...hai visto mai! Per quanto ci riguarda continuiamo a tenere sotto pressione le nostre autorità di riferimento - aggiungono dalla Croce Azzurra - con la speranza che prima o poi, sfiniti dalle nostre sollecitazioni, qualcuno prenda cappello e provi a risolvere questa incresciosa situazione, non solo per la nostra Associazione Donatori ma per tutto il sistema "donazione sangue regionale" in modo che non debba accadere, come purtroppo sta succedendo, che interventi chirurgici programmati debbano essere rinviati per mancanza sangue”.