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Vaccinato a 103 anni, Basilio sotto attacco haters

L’anziano di Pontassieve definito “cavia Covid” dagli odiatori della rete. La denuncia di Giannelli (FI): “Ferma condanna”

Basilio Pompei durante la vaccinazione

L’hanno definito una cavia. Hanno detto che è inutile fare il vaccino a un anziano come lui, ultracentenario. E molto altro.

Basilio nella sua lunga e difficile vita ha dovuto vivere anche questo. Gli attacchi degli haters del web. Forse non lo sa nemmeno – speriamo – perché probabilmente non naviga in rete. Ma ad accorgersi come sia finito nel mirino degli odiatori dei social sono stati in tanti. Anche Giampaolo Giannelli, vice-coordinatore provinciale Forza Italia Firenze che ha letto i commenti alla notizia di un paio di giorni fa del vaccino anti-Covid somministrato a Basilio Pompei, 103 anni compiuti a settembre, nella casa di riposo di Dicomano dove si trova da tempo (vedi articolo collegato).

“È stato fatto oggetto di vergognosi intollerabili attacchi da parte dei soliti odiatori della rete; una vera vergogna” tuona l’esponente di FI.  Basilio – ricorda Giannelli – “è il più anziano in Toscana ad aver ricevuto il vaccino anti Covid: Basilio Pompei, per tutti 'nonno Basilio', ex macellaio di Pontassieve è uno dei 15 ospiti della Rsa Villa San Biagio, struttura covid free di Dicomano, in Mugello, che è stato vaccinato il 5 gennaio assieme ad alcuni operatori".

"Quello che gli "haters" forse non sanno - attacca Giannelli - è che c'è un protocollo ben preciso che riguarda l'ordine di effettuazione delle dosi di vaccino. Per ovvi motivi, forse non comprensibili da questi odiatori della rete che dimostrano scarso raziocinio, ospiti ed operatori presenti nelle Rsa, essendo i soggetti più fragili e dove il virus si può trasmettere con maggiore rapidità, devono ovviamente essere vaccinati per primi, tutti ed indistintamente,

Abbiamo letto - aggiunge - i commenti relativi alla vaccinazione di Basilio, su alcuni social e su alcune testate on line, veramente aberranti. Si parlava di "cavia" di "soggetto di 103 anni inutile vaccinarlo" di "pubblicità per la struttura" e via discorrendo. Commenti beceri indegni di essere letti in un paese civile, a meno che non si pensi che sia giusto far morire tutti coloro che superano una certa soglia di età; commenti che non tengono conto, inoltre, del fatto che Basilio, 103 anni, è perfettamente lucido e vispo di intelletto, tanto da aver potuto tranquillamente prestare il consenso".

"Le vicende legate al covid, purtroppo, non ci hanno insegnato niente, anzi, sembrano aver incattivito alcuni strati del tessuto sociale che si sentono liberi di pontificare in ogni modo e su qualsiasi cosa.Vorrei ricordare a questi "haters" - conclude l'esponente azzurro - che se oggi possono esprimere a piacimento ogni giudizio, anche il più vile e becero, è grazie a persone come Basilio Pompei".

"Basilio è stato uno dei tanti soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich nei giorni che seguirono all'annuncio dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Rinchiuso per due anni in un campo polacco, riuscì a fare ritorno in patria solo al termine di un viaggio lungo e rocambolesco. Sulla sua vicenda ha anche scritto il memoir 'Diari di guerra e di prigionia' insieme ad alcuni suoi compagni di sventura; ecco chi è Basilio Pompei – conclude Giannelli - attaccato oggi in quanto vaccinato”.