Attualità

Ambulatorio a rischio chiusura, Pomino insorge

Grande adesione alla raccolta di firme per trovare un nuovo medico di base e non perdere il punto sanitario in paese. Petizione inviata in Regione

Alcuni degli striscioni affissi in paese

Quasi quattrocento firme in due giorni, striscioni affissi per tutta la frazione: sale la protesta a Pomino contro la temuta chiusura dell’ambulatorio medico. Ufficialmente non c’è nulla di certo, ma la preoccupazione per la perdita del servizio si è fatta largo tra la popolazione che attende da mesi che venga trovato un sostituto per il medico di base che ha lasciato l’incarico all’inizio dell’anno.

Il Comune di Rufina ha proposto per la frazione una soluzione tampone concordata con la Asl prevedendo che gli altri quattro medici di base del territorio potessero acquisire – alzando i massimali – i pazienti del collega dimissionario (vedi articoli collegati)

Un’ipotesi che non piace ai cittadini e che non convince la lista di opposizione RufinaCheVerrà che ha presentato in consiglio comunale un’interrogazione a riguardo. Difronte alla situazione di stallo e che in molti temono possa portare alla chiusura definitiva dell’ambulatorio di Pomino e alla riduzione dei medici di base del territorio da cinque a quattro, alcuni giovani della località hanno organizzato due giorni fa una petizione che ha già ricevuto 381 adesioni. Una raccolta di firme sostenuta da RufinaCheVerrà e che è stata inviata al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all'assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini e all'assessore alle politiche sociali Serena Spinelli.

Gli organizzatori della petizione ricordano attraverso la pagina facebook appositamente aperta nei giorni scorsi che la raccolta di firme continua e che il loro impegno proseguirà per salvare il servizio sanitario. “Pomino dista 10 km da Rufina – spiegano - ed ha un servizio pubblico debole. Per gli anziani della frazione la chiusura dell’ambulatorio significherebbe l’impossibilità di curarsi e ciò è inaccettabile”.