Attualità

Recupero Berceto, soluzione in vista?

Ieri incontro tra il sindaco Maida e la famiglia Frescobaldi per valutare un intervento di sistemazione del casolare teatro della strage del ‘44

Il casolare di Berceto

Un primo passo per il recupero dell’immobile di Berceto: il casolare nelle campagne di Rufina teatro della strage nazifascista del ’44 versa in pessime condizioni e da più parti si è sollecitato un intervento per non perdere quella che è considerata la “Casa della memoria”, un luogo simbolo per l’intera Valdisieve.

Nella giornata di ieri il sindaco della cittadina ha incontrato i proprietari del casolare per valutare come affrontare la questione, un primo approccio che potrebbe portare alla tanto attesa svolta per il risanamento della struttura che nel 2016 il Ministero dei Beni culturali aveva definito “di interesse particolarmente importante per il suo riferimento alla storia politica, militare e sociale”.

Sono andato a Berceto per incontrare la proprietà dell’immobile, la famiglia Frescobaldi, e il sovrintendente Masiello - ha annunciato sui social il primo cittadino rufinese Vito Maida - per trovare una soluzione istituzionale per un eventuale intervento sul casolare dove c’è stata la strage”.

L’intervento delle istituzioni era stato richiesto più volte in passato e da più parti anche attraverso una raccolta firme attivata nei mesi scorsi dall’associazione RufinaCheVerrà a cui hanno aderito più di 20000 persone. Iniziative che vogliono mantenere viva la memoria del sacrificio delle 11 persone che il 17 aprile 1944 furono trucidate barbaramente della furia nazifascista: nove civili, tra cui due bimbi piccoli, e due partigiani.