Attualità

Vab, in uno scatto tutta la fatica di una missione

Due operatori della vigilanza antincendi boschivi della Valdisieve sono in Calabria per aiutare a domare i roghi che stanno devastando la regione

Il volontario Vab travolto dalla stanchezza

Forse non farà il giro dei social come l’immagine dell’infermiera addormentata alla fine dell’ennesima giornata in trincea contro il Covid postata mesi fa. Ma è emblematica anche la foto del volontario della Vab distrutto dalla stanchezza dopo aver combattuto il fuoco per ore. Quanto racconta lo scatto che ha colto il breve ma necessario riposo sul sedile del pick up.

Da un paio di giorni due operatori della Vigilanza antincendi boschivi della Valdisieve - che ha la base a Rufina – sono in Calabria. A dare mani e supporto agli operai della Forestale della Regione impegnati a domare gli incendi che stanno martoriando litorali e la dorsale appenninica. Resteranno fino a venerdì. Con loro c’è un altro volontario di Vab Limite sull'Arno, si sono uniti ad una piccola parte della colonna mobile di Vab Italia, arrivando a Catanzaro assieme ad unità di Vab Lombardia. Coordinati sul posto da un direttore operazioni.

La missione li ha portati oggi a Isca, nel catanzarese, dove il fuoco ha disegnato scene apocalittiche. I colleghi rimasti a Rufina fanno da ponte tra i due compagni lontani e la gente della Valdisieve per riferire quanto sta succedendo a più di ottocento chilometri di distanza e come la Vab svolge questo servizio oltre confine, in una terra lontana ma che ha bisogno di aiuto. La situazione è molto drammatica, lo spiegano con i messaggi postati su facebook, ma nell’era dell’immagine a ogni costo la Vab non ha voluto pubblicare gli scatti dei roghi per non spettacolarizzare quanto di terribile sta accadendo.

“I nostri volontari stanno operando a Isca sullo Ionio (Catanzaro): stamani hanno contribuito a fare evacuare in quanto le fiamme sono "entrate dentro al paese", come hanno detto in un loro messaggio. Il disastro che si sta compiendo non deve essere spettacolarizzato, per cui abbiamo deciso di non postare le foto incredibili delle lingue di fuoco alte come palazzi di tre piani!” spiegano gli operatori Vab dalla sede rufinese.

“I maxi-incendi in atto stanno devastando migliaia di ettari di bosco e macchia mediterranea, infliggendo al territorio una ferita che solo molti anni potranno rimarginare. Condividiamo con voi una foto, terribile, dei nostri ragazzi che escono da un edificio che il fuoco ha appena iniziato ad aggredire. E qualche foto della loro stanchezza; non di fiamme attive!"

"Speriamo capiate e condividiate il perché della nostra scelta” concludono dalla Vab Valdisieve. “Lo spettacolo, drammatico, del fuoco non copra l'orrore che la distruzione non può non suscitare in noi esseri senzienti!”.