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Da Reddito di cittadinanza a Mia, cosa cambierà

Soglie di accesso, durata, importi e requisiti: così col nuovo sussidio muterà la platea dei beneficiari in Toscana. La simulazione dell'Irpet

Addio reddito di cittadinanza (Rdc), attesa per il varo della Misura di inclusione attiva (Mia) che dovrà prenderne il posto. La riforma ancora non è delineata ufficialmente, ma intanto sulla base delle anticipazioni Irpet ha effettuato una simulazione sui suoi potenziali effetti in Toscana tramite il modello di microsimulazione dell'Istituto.

Il macrodato è che la platea di beneficiari si assottiglierà. Se attualmente in Toscana sono percettori di Rdc 53.000 nuclei familiari (3,2% del totale) e 108.000 individui (3,0% del totale della popolazione), a seconda di quale sarà la soglia di accesso a Mia la riduzione è stimata in 3.495 nuclei e 5.292 individui con eventuale soglia d'accesso pari a 7.200 euro di Isee, e in 5.829 nuclei e 9.711 individui esclusi con soglia d'accesso a 6.000 euro di Isee.

A compensare il dato numerico tuttavia potrebbe essere l'allentamento del requisito anagrafico, che secondo le anticipazioni sarebbe destinato a passare da 10 a 5 anni producendo, secondo le simulazioni Irpet, una crescita nel numero di nuclei stranieri in grado di ricevere Mia di circa 6.000 unità, anche in questo caso variabile a seconda della soglia Isee di accesso.

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E gli importi? Secondo la simulazione Irpet gli effetti legati a una loro riduzione, "per coloro che continueranno a beneficiare dell’assegno, riguardano solo i nuclei occupabili e gli individui che vivono in quei nuclei (indipendentemente dalla loro condizione professionale)". Ecco i parametri a confronto.

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Gli occupabili (nuclei ed individui) rappresentano rispettivamente il 35% ed il 25% dei beneficiari dell’attuale reddito cittadinanza. Solo questo segmento di popolazione, spiegano gli esperti di Irpet nella nota di lavoro rilasciata oggi, è interessato dal taglio dell’importo medio.

L'analisi dei dati

L'impatto di Mia, insomma, stando alle ipotesi che circolano non modificherebbe in modo significativo la dimensione della platea dei beneficiari, ma la sua composizione con svantaggio principale a sfavore dei cosiddetti nuclei occupabili che in media potrebbero andare incontro a un taglio presunto di 129 euro.

Insomma: "Il reddito di cittadinanza non viene cancellato. Una porzione ridotta di nuclei ed individui perdono la eleggibilità alla misura, a fronte di una corrispondente frazione di nuclei, stranieri, che quella eleggibilità la guadagnano", spiegano gli esperti. 

E aggiungono: "In definitiva, cambia il nome ma il disegno complessivo che sembra delinearsi non appare molto diverso da quello finora osservato".