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Muratore morto sul lavoro, lutto cittadino

Bandiere listate a lutto a Rignano sull'Arno, il paese in cui abitava l'operaio ucciso ieri dal crollo di una parete a Scandicci. Aveva cinque figli

Il sindaco Daniele Lorenzini ha decretato per oggi una giornata di lutto cittadino per la morte di Mohammed Essalhi, l'operaio tragicamente deceduto ieri in un cantiere edile di Scandicci per il crollo di una parete. Nell'incidente sono rimasti feriti altri due muratori, uno dei quali in modo grave.

"Il sindaco Daniele Lorenzini e l’Amministrazione Comunale di Rignano sull’Arno esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia del nostro concittadino - si legge in una nota del Comune di Rignano - Padre di famiglia, Mohammed lascia cinque figli e la moglie, con l’ennesima tragedia che si consuma sul posto di lavoro e che vede emotivamente coinvolta tutta la nostra Comunità di cui faceva parte da oltre undici anni. L'Amministrazione si adopererà, per quanto di sua competenza, per aiutare al meglio la famiglia Essalhi".

"Come ha anche ricordato recentemente il Presidente della Repubblica Mattarella - si legge ancora nella nota dell'amministrazione comunale - qualsiasi incidente sul lavoro è intollerabile, e anche una sola vittima infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile”; la sicurezza sul lavoro è, infatti, una priorità e costituisce il banco di prova dell'efficienza di un paese: sul tema non è accettabile alcun calo di attenzione da parte delle istituzioni e delle forze sociali.
Quanto è accaduto deve quindi far riflettere tutti, dalle Istituzioni alle imprese del territorio, sulla necessità di dare sempre più centralità e importanza alla sicurezza sul lavoro ed ai lavoratori, affinché si affermi quella cultura della prevenzione necessaria per ridurre i rischi di incidenti".