Attualità

Vittime salvabanche in protesta a casa di Renzi

Strade blindate e polizia in assetto antisommossa nel paese dove vive il premier per la manifestazione dei risparmiatori della Popolare di Vicenza

Una selva di cartelli e di slogan contro la dirigenza della Popolare di Vicenza e contro il governo, definito "complice" delle manovre che hanno portato alla svalutazione delle azioni in possesso dei risparmiatori. Operazioni che, dal prezzo fissato a 62,5 euro per azione nel 2011, ha portato poi il valore dei titoli a 10 centesimi di euro. 

Tutto attraverso meccanismi ai quali i risparmiatori non hanno potuto sottrarsi perché, si legge nel loro volantino, il loro "diritto di recesso era stato sospeso". Risultato: risparmi decurtati e azioni praticamente azzerate.

Per questo una cinquantina di persone è scesa in piazza a Pontassieve armata di slogan e megafoni. "Risparmiatori azzerati", si legge sui cartelli. 

Il tutto è accaduto in un paese reso surreale dalla presenza massiccia di polizia in assetto da guerra anche lontano dalla piazza in cui si è svolta la manifestazione. Responsabilità anche dell'alto valore simbolico della protesta dato che Pontassieve è anche il luogo dove vive il premier Matteo Renzi. 

I risparmiatori sono arrabbiati perché si sentono truffati e la ragione, dicono, è la stessa di altri casi simili al loro: i clienti non sono mai stati informati dalla banca sui rischi che correvano.