Politica

Pd di Rignano, un comitato per il caso Lorenzini

L'assemblea ha preso atto dell'autospensione di Tiziano Renzi dalla carica di segretario. Nominato un comitato per la gestione del caso Lorenzini

Tiziano Renzi non ha partecipato all'assemblea del circolo riunita per prendere atto della sua decisione di autosospendersi dopo gli ultimi sviluppi dell'inchiesta sugli appalti Consip in cui  è indagato per traffico di influenze illecite (vedi articoli collegati).

Le ragioni della sua scelta Renzi senior le ha riassunte in poche righe lette agli iscritti dal vicesegretario Antonio Ermini. Renzi si definisce "un attrattore di polemiche" e fa un passo indietro peraltro auspicato nei giorni scorsi anche dai vertici toscani del Pd. 

Dal canto loro gli iscritti all'assemblea gli hanno ribadito "piena vicinanza, solidarietà e stima", evitando di nominare un sostituto e procedendo con l'elezione di un comitato di reggenza presieduto dallo stesso Ermini.

Sarà il comitato a gestire nei prossimi giorni la patata bollente della ricandidatura del sindaco Daniele Lorenzini per un secondo mandato. Considerato un fedelissimo del padre dell'ex premier, Lorenzini, nel pieno dello scandalo Consip in cui lui stesso figura come persona informata dei fatti, aveva annunciato a sorpresa l'intenzione di ricandidarsi ma senza il simbolo del Pd che pure gli aveva rinnovato la fiducia quindici giorni prima. 

La questione ha amareggiato moltissimo Tiziano Renzi e fatto infuriare i Dem rignanesi che mai, durante i cinque anni di mandato, hanno fatto mancare il loro sostegno al sindaco. Sarà quindi il nuovo comitato di reggenza a trovare una soluzione. L'intenzione è quella di mettere Lorenzini di fronte a un aut aut: correre per le prossime amministrative con il simbolo Pd, accettando una serie di condizioni dettate dal partito, oppure i Dem rignanesi faranno scendere in campo un altro candidato.