Attualità

Semine in tilt fra siccità e gelate

Lavorazione dei terreni in ritardo e tagli soprattutto riguardo al frumento tenero: il clima impazzito rivoluziona i calendari agricoli

Il clima impazzito tra siccità e gelate manda in tilt i calendari agricoli, ritardando le operazioni di lavorazione dei terreni e tagliando le previsioni di semina di frumento soprattutto tenero (-1,5%), mentre è andata meglio per il grado duro (+2%).

L'allarme per le colture cerealicole giunge da Coldiretti Toscana che parla di una Toscana divisa in due, stretta fra un inverno con temperature ben sopra la media e precipitazioni irregolari, spesso violente proprio nel momento clou delle lavorazioni in campo, tra Novembre e Dicembre.

Secondo i dati forniti da Consorzi Agrari d'Italia relativi al 2023, nella Toscana Sud gli agricoltori sono stati costretti a rivedere i loro programmi puntando su semine tardive come l’orzo (+1%).

Lo scenario attuale si misura con una prospettiva di siccità per i mesi a venire, e si abbatte su un 2022 in cui la raccolta di grano tenero in Toscana aveva subito una riduzione del 3,4% passando da 935mila quintali a circa 903mila a fronte di maggiori superfici coltivate (+17,5%). Lo stesso era accaduto per il mais, una delle coltivazioni più bisognose di acqua, con un crollo del -23% mentre avevano tenuto grano duro (+12%), girasole (+4% e attesa di un aumento delle superfici nel 2023) e avena (+8,5%) secondo i dati Istat.

"Tra due-tre mesi, quando saremo in piena campagna, dovremo fare nuovamente i conti con la siccità e l’irrigazione di soccorso che lo scorso anno è costata una fortuna alle imprese agricole", paventa il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi che lancia un appello ad "evitare gli sprechi e mettere in pratica tutte quelle strategie per preservare la risorsa" migliorando la raccolta delle acque piovane.