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Accordo per scuole sempre più ecosostenibili

Edifici a basso impatto ambientale: è l’obiettivo dell’Unione dei Comuni Valdarno-Valdisieve che lavorerà insieme a Fondazione Bioarchitettura

Un momento della firma dell'accordo

Scuole ecosostenibili e a basso impatto nel territorio dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve. È la linea che si sono dati le amministrazioni di Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rufina, San Godenzo – che compongono l’Unione – firmando oggi un protocollo di intesa con la Fondazione Bioarchitettura

Questo atto segna la volontà di intraprendere un percorso comune sul fronte delle attività culturali, di ricerca, di indirizzo progettuale nel campo della sostenibilità e della bioarchitettura. I firmatari avvieranno una stretta collaborazione per migliorare sia la realizzazione delle reciproche attività che lo sviluppo del territorio dell’Unione dei Comuni.

Saranno introdotti i concetti della bioarchitettura nei programmi di governo del territorio e in particolare per sviluppare e perfezionare l’attività progettuale unitaria e di sistema nel settore dell’edilizia scolastica nel territorio dell'Unione. Le scuole dell’area da ora in poi rispetteranno i principi della sostenibilità ambientale, gli edifici saranno a basso impatto energetico e i consumi saranno ottimizzati secondo quelli che sono i principi della bioedilizia.

“In occasione della firma di questo protocollo d’intesa – spiega il presidente dell’Unione Vito Maida nonché sindaco di Rufina - confermiamo la volontà dell’Unione di cooperare con i propri comuni per migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini, di assicurare loro livelli adeguati di servizi e di promuovere lo sviluppo socio-economico, la tutela e la promozione del territorio e dell’ambiente. Il primo obiettivo programmatico – prosegue Maida - che sarà portato avanti nella collaborazione con la Fondazione, interesserà lo strategico settore dell’edilizia scolastica, mediante la progettazione, la programmazione, la gestione di interventi e di servizi rivolti alla prima infanzia, all'età scolare, a giovani e adulti, seguendo precise linee di indirizzo dettate dalla bioarchitettura”.

“Abbiamo siglato un protocollo che sancisce l’impegno comune assunto per attuare una strategia di sistema - ha sottolineato Alberto Di Cintio, coordinatore della Fondazione Bioarchitettura per la Toscana - con interventi programmati sugli edifici scolastici esistenti e futuri. Il tutto basato sull’adeguamento dell’ambiente fisico e sull’ottimizzazione nell’impiego di risorse, al fine di contribuire sia all’innalzamento della qualità edilizia e delle condizioni d’uso per l’utente e sia al miglioramento della gestione delle risorse economiche a disposizione dei Comuni. La condivisione di obiettivi di efficienza energetica e qualità ambientale - ha concluso - può diventare inoltre un efficace veicolo per la diffusione dei principi di sostenibilità e per la promozione di una nuova coscienza nell’uso dell’energia”.

L’iniziativa programmatica e progettuale dedicata al mondo della scuola, una volta completata, verrà presentata all'attenzione delle istituzioni sovraordinate, Città metropolitana, Regione Toscana, Governo, con l'intenzione di poter quindi usufruire sia dei fondi nazionali, che degli importanti stanziamenti che arriveranno dal Recovery Fund, e con particolare riferimento al nuovo programma Next Generation UE e quindi alle "Linee guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)", e anche nell’ambito del Disegno di Legge sulla Rigenerazione urbana.

All’atto della firma erano presenti, oltre a Maida e Di Cintio, anche i sindaci dei comuni che compongono l’Unione (ovvero Cuoretti di Londa, Povoleri di Pelago, Marini di Pontassieve, Giunti di Reggello, Maida di Rufina e Piani di San Godenzo), il segretario generale Tiziano Lepri, e l’architetto Laura Bati e l’ingegner Giovanni Passaniti per la Fondazione Bioarchitettura.