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Disagi ferrovie, Tozzi chiama in causa il Pd

La consigliera regionale della Lega critica l’intervento di Benucci e Pescini: “Hanno contribuito ad aggravare il problema non sono la soluzione”

Elisa Tozzi consigliera regionale della Lega

“Stupisce e non poco il fatto che i consiglieri regionali Pd Benucci e Pescini, già sindaci di Comuni dell'area fiorentina, solo oggi si rendano conto del disagio causato ai cittadini dai mancati investimenti che, da decenni, affliggono le linee ferroviarie in Mugello e Valdisieve, in particolare la Faentina. A leggere le loro parole sembra quasi che siano caduti dalle nuvole e catapultati in una realtà che sino a poche ore fa ignoravano”.

Così la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi, insieme ai consiglieri comunali mugellani del Carroccio Claudio Ticci e Francesco Atria, commenta l'annuncio degli ex sindaci di Reggello e San Casciano di presentare un'interrogazione in consiglio regionale, sui disservizi denunciati dai pendolari e sulle tempistiche degli investimenti previsti per il potenziamento infrastrutturale mugellano (vedi articolo collegato). Nei giorni scorsi si sono infatti registrati molti disagi sulla linea tra Borgo San Lorenzo – Firenze via Pontassieve,

“In realtà Benucci e Pescini non ignorano un bel niente: da ex sindaci, al contrario, hanno ben noto da tempo l'estremo disagio cui sono costantemente sottoposti gli utenti. Peccato che le problematiche manifestate dai pendolari e le varie denunce delle forze d'opposizione siano sempre state disattese dal Pd locale, nel silenzio della Regione a guida Pd” aggiungono.

“Siamo curiosi, a questo punto, di sapere cosa risponderà all'interrogazione dei consiglieri regionali Pd, l'assessore regionale della giunta a guida Pd, in questo corto circuito farsesco tutto interno alla maggioranza di cui, francamente, sorrideremmo se non fosse per la triste sorte che ancora una volta attende i pendolari mugellani” sottolineano Tozzi, Ticci ed Atria.

“Perché è palese – concludono gli esponenti dell’opposizione - che i due ex sindaci e ora consiglieri regionali stiano solo cercando di riproporsi come interlocutori affidabili e portatori di interesse di quegli stessi territori per cui nulla, in tanti anni di amministrazione locale, hanno fatto. Ma i mugellani non hanno l'anello al naso e hanno già capito che proprio chi ha contribuito ad aggravare il problema, stia ora cercando di 'vendersi' come la soluzione”.