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Dal pane alle bollette: nuova vita per le botteghe

Dalla Regione contributi per gli “empori di comunità” dei piccoli centri della Valdisieve: oltre ai prodotti in vendita dovranno offrire servizi

Foto di repertorio

Pane e bollette. Da ora le botteghe dei piccoli centri possono reinventarsi e offrire, oltre a prodotti di prima necessità, nuovi servizi al cittadino. Chi adatterà il proprio negozio ad emporio di comunità, questo il nome degli esercizi che svolgeranno varie attività, potrà usufruire di un contributo regionale.

La Regione Toscana ha infatti indetto un bando per assegnare contributi a fondo perduto per sostenere gli empori di comunità presenti in aree interne o montane toscane, come quelle di alcune località della Valdisieve. È previsto uno stanziamento complessivo di 5 milioni di euro ed un contributo a fondo perduto per le imprese di 10 mila euro. È questo un modo per evitare lo spopolamento dei centri minori, favorire le attività presenti e la nascita di altre che svolgano più funzioni utili ai cittadini e alle comunità.

Le botteghe oltre ai vari prodotti di prima necessità come gli alimentari dovranno garantiti almeno l’80 per cento dei servizi di pubblica utilità riconosciuti come ‘attivabili’ dal Comune di riferimento: tra questi, ad esempio, le prenotazioni di visite specialistiche o dei prelievi ed esami, la consegna a domicilio dei farmaci, il ritiro dei referti e certificati anagrafici, il ritiro e la spedizione di pacchi postali, il pagamento dei bollettini postali, la ricariche di carte di credito, il pagamento delle bollette, del bollo auto e moto, le ricariche telefoniche, il pagamento dei ticket e di servizi comunali come scuolabus, mensa, asilo nido o lampade votive.

Gli interessati possono consultare il bando collegandosi a https://www.sviluppo.toscana.it/empori_comunita