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“Treno di Dante, inferno dei pendolari”

Il convoglio appena inaugurato ha provocato ritardi a catena. Gianelli (FI) aggiunge: “Ancora disservizi: mezzi vecchi, strapieni e bollenti”

La littorina in transito a Rufina

Non c’è pace per i pendolari della Valdisieve e del Mugello. In questa calda estate viaggiare in treno è un incubo. Sulla questione interviene Giampaolo Giannelli, responsabile regionale trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana che ancora una volta sottolinea le difficoltà dei viaggiatori. Difficoltà aumentate in questi giorni con l’arrivo del “Treno di Dante” – il treno storico che accompagna nel weekend i turisti nei luoghi dell’Alighieri lungo la tratta tra Firenze e Ravenna – che ha condizionato il transito ferroviario creando ritardi e disagi.

Quanto accaduto nella prima settimana di luglio è una vergogna, uno schiaffo in pieno viso nei confronti dei pendolari che si trovano ogni giorno a viaggiare sui treni regionali. Giornate di pesantissimi ritardi che hanno caratterizzato soprattutto la faentina nella seconda metà di giugno” dice l’esponente azzurro. 

“Mentre ovunque in rete campeggiano le foto del viaggio inaugurale del "Treno di Dante", con la sorridente accoppiata Giani - Nardella a bordo, mentre abbiamo assistito ai sorrisi di esponenti politici borghigiani schierati in parata per la tappa del suddetto treno sabato 3 luglio, ecco che molto meno sorridenti sono le cronache, la rabbia, l'esasperazione, dei pendolari, per quanto accaduto negli ultimi giorni.

Domenica 4 luglio, i sorrisi hanno lasciato spazio a vari ritardi, in particolare della linea faentina, iniziati col treno regionale 18896 (Faenza – Firenze Smn) con 28 minuti di ritardo. E per stessa ammissione di quanto ha scritto un funzionario regionale, cito testualmente "Purtroppo è successo già al secondo giorno di viaggio. Il treno di Dante ha causato effetti negativi sui treni ordinari, meno male che circola solo nel finesettimana".

Il lunedì 5 luglio – aggiunge Giannelli -, altri ritardi, da mattina fino a sera, oltre a treni fatiscenti. Oggi 7 luglio, treno regionale18952, una Littorina, piena già da Rufina senza aria condizionata. Gente in piedi. Tutti accalcati alla faccia del distanziamento sociale e della sicurezza contro il covid 19. Sempre oggi il treno delle 6,10 in partenza stamani dalla Rufina. Era la vetturina ed era oltre che in ritardo anche già strapieno. Infine, il treno regionale 19487 da Santa Maria Novella a Rimini: 39 minuti di ritardo . Anche i regionali 8,10 Borgo S.L. - Firenze sono i vecchi classici convogli, con tutti i problemi del caso". 

"Nessuno contesta il "Treno di Dante", che è importante sotto numerosi aspetti” conclude il forzista. "Quel che è vergognoso, indecente, è che nessuno dei sorridenti amministratori in parata per il treno di Dante, si curi della quotidianità di chi il treno lo usa per lavoro. Perché i viaggi dei pendolari, specie in estate, sono una vergogna senza fine”.