Cronaca

Maxi evasione fiscale in una ditta farmaceutica

Nel mirino della guardia di finanza di Firenze gli amministratori di una società di Reggello. Giro di fatture da 6 milioni per operazioni inesistenti

Tre amministratori di una società chimico-farmaceutica di Reggello, due francesi e un italiano, si sono visti sequestrare beni per oltre 600mila euro, cioè l'ammontare delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto che, secondo le indagini della Guardia di Finanza di Firenze, sarebbero state evase dalla società. Società che, tra l'altro, fa parte di un gruppo tra i principali a livello mondiale con stabilimenti in tutto il mondo. 

Da quanto emerso, la società avrebbe qualificato come costi quelli documentati da fatture emesse nei propri confronti dalla società capogruppo che si trova in Lussemburgo. Le prestazioni, descritte come "servizi manageriali", non erano però mai state effettuate: servivano, però, a far figurare redditi inferiori a quelli reali. Si parla di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare di sei milioni di euro. Le fatture finite erano emesse a carico dell'Istituto De Angeli srl con sede in località Prulli nel comune di Reggello da una delle società del gruppo imprenditoriale al quale afferisce la srl italiana.