Cronaca

Fossato non a norma, agricoltore nei guai

L’acqua di vegetazione di un frantoio non era conservata correttamente e poteva causare danni al terreno. Intervengono i Carabinieri

Foto di repertorio

Il contenitore in terra battuta per conservare l’acqua di vegetazione che derivano dalla lavorazione di un frantoio nella zona di Pontassieve non era in regola e poteva creare problemi alla salute del terreno.  E così un agricoltore è finito nei guai.

I Carabinieri forestali di Rufina durante un’attività di controllo svolta nei giorni scorsi sull’utilizzo in agricoltura delle acque di vegetazione che derivano dall’attività dei frantoi oleari, hanno accertato alcune irregolarità in un impianto nel comune di Pontassieve. In particolare, l’invaso in terra battuta, che viene usato per il contenimento delle acque di vegetazione non aveva il fosso di guardia perimetrale attorno al piede esterno dell’argine, così come prescritto dalla normativa regionale.

È stato dunque denunciato all’autorità giudiziaria un imprenditore agricolo per violazione del Testo unico ambientale (Tua). Il mancato rispetto delle misure di contenimento del sito di stoccaggio delle acque di vegetazione può determinarne perdite indesiderate di liquidi: una eccessiva concentrazione sul suolo senza rispettare una distribuzione uniforme può causare conseguenze potenzialmente dannose per il terreno.