Cronaca

In fiamme il presidio di Nazione Rom

L'incendio si è sviluppato vero le 22,30. I gazebo ospitano la protesta dell'associazione contro lo sgombero della Casa della Pace

L'episodio è stato raccontato dai responsabili dell'associazione stessa: "Ieri sera, alle 22,30, le fiamme hanno avvolto il presidio distruggendolo completamente. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri di Pontassieve ed i vigili del fuoco".

"Marcello Zuinisi legale rappresentante dell'associazione Nazione Rom - hanno raccontato - presente da tre giorni sul posto, si era allontanato dal presidio da pochi minuti per recarsi nella sovrastante Biblioteca Comunale, quando un boato è deflagrato. L'addetto comunale presente ha urlato: "Marcello sta bruciando tutto".".

"Pochi secondi per raggiungere le fiamme e cercare di salvare dal rogo uno scatolone e due borse piene di documenti, in pratica l'intero archivio dell'Associazione Nazione Rom. I carabinieri già presenti sul posto hanno salvato la vita di Marcello Zuinisi allontanandolo e mettendolo in sicurezza".

"Una seconda detonazione, seguita immediatamente da una terza, ha completamente distrutto documenti, bandiere e striscioni. In una borsa erano infatti riposte tre bombolette spray usate per preparare le scritte di protesta: la legge è uguale per tutti, si leggeva in una di queste".

"La persona autrice dell'attentato è stata identificata dai carabinieri e condotta in caserma. Sarebbe la stessa che poche ore prima, intorno alle 19.40, si è presentato davanti a Marcello Zuinisi, in stato di evidente ebrezza alcolica pronunciando le seguenti parole: "te stasera da qui te ne vai, io brucio tutto". I carabinieri erano immediatamente giunti sul posto, identificando l'uomo per poi allontanarlo. Dopo l'attentato razzista Marcello Zuinisi si è recato nella stazione dei carabinieri di Pontassieve sporgendo denuncia per le minacce subite nel tardo pomeriggio. Sono state raccolte le testimonianze di altri due cittadini, testimoni oculari dei fatti".

Sempre i carabinieri hanno immediatamente preso possesso delle immagini delle telecamere di sorveglianza "che hanno inquadrato tutto". I responsabili dell'associazione Nazione Rom hanno definito l'episodio "gravissimo attentato razzista".

Il presidio con relativo sciopero della fame è stato organizzato "per protestare contro lo sgombero illegittimo della Casa della Pace ed Accoglienza, l'esclusione sociale e chiedere il rispetto dei diritti umani di Rom, Sinti e Caminanti".