Cronaca

Consip, nuova fuga di notizie, caccia alla talpa

La procura di Roma sta cercando di individuare la persona che ha diffuso l'intercettazione della chiamata fra Matteo e Tiziano Renzi sul caso Consip

Dopo gli accertamenti chiesti dal ministro della giustizia Andrea Orlando, anche la procura di Roma ha avviato un'indagine interna  per individuare l'ufficiale di polizia giudiziaria che ha diffuso il contenuto della telefonata intercettata dai carabinieri il 2 marzo scorso fra il segretario del Pd Matteo Renzi e il padre Tiziano. Al centro della chiamata, il coinvolgimento di quest'ultimo nella vicenda degli appalti della Consip, la centrale acquisti dello Stato, nel cui contesto Renzi senior è indagato per traffico di influenze illecite (vedi qui sotto gli articoli collegati).

Il contenuto della telefonata è stato poi riportato dal giornalista Marco Lillo nel suo nuovo libro intitolato Di padre in figlio, in uscita domani, di cui il Fatto Quotidiano ha pubblicato in anteprima alcuni brani.

L'inchiesta Consip è costellata di fughe di notizie e soffiate. Il ministro dello sport Luca Lotti è indagato per rivelazione di segreto d'ufficio con i generali dell'Arma dei Carabinieri Emanuele Saltalamacchia e Tullio Del Sette: tutti e tre sono accusati di aver diffuso l'informazione dell'esistenza di un'inchiesta sulle gare della Consip. Saltalamacchia in particolare avrebbe consigliato a Tiziano Renzi di non avere contatti con determinate persone durante una cena che si è tenuta nell'ottobre scorso nella casa di Rignano di Renzi senior (vedi qui sotto gli articoli collegati).

Anche nei confronti di uno dei pm titolari dell'inchiesta, John Henry Woodcock, è stato avviato un procedimento disciplinare per alcune dichiarazioni pubblicate sul quotidiano La Repubblica.