Cronaca

Occhio alla telefonata della polizia postale, truffa in agguato

Il fenomeno dello spoofing dilaga in Toscana. I raggiratori chiamano le vittime con i numeri degli uffici di Firenze e degli altri capoluoghi

Raggiri, le frontiere del fenomeno si allargano sempre di più. Quelli più recenti in ordine di tempo ed innovativi vedono i truffatori spacciarsi per la polizia postale, replicandone i numeri telefonici, per ingannare i malcapitati che contattano e dei quali si approfittano facilmente per l'istintiva fiducia dei più nelle forze dell'ordine. 

L'allarme viene lanciato e ribadito direttamente dalla polizia postale che spiega anche il modus operandi dei malviventi. Il fenomeno, infatti, in Toscana sta prendendo sempre più campo. In sostanza, il cittadino viene contattato da un falso operatore della Postale che afferma di aver riscontrato un imprecisato "attacco informatico" ai danni del conto corrente della vittima e preannuncia l'invio di un link da cliccare per avere le indicazioni necessarie a mettere in sicurezza i propri risparmi.

Come spiegano sempre le forze dell'ordine per apparire più credibili i truffatori contattano gli utenti con lo stesso numero degli uffici della polizia postale di Firenze come degli altri capoluoghi della regione. Il fenomeno viene chiamato tecnicamente spoofing telefonico

Per riuscire nel proprio intento i raggiratori sfruttano il servizio VoIP attraverso il quale le chiamate sono trasmesse direttamente su internet per poter così scegliere il numero che apparirà sul telefono della vittima.
A questo nuovo tipo di truffa si aggiungono poi le altre ormai particolarmente diffuse che arrivano con gli sms o che colpiscono in particolare gli anziani ingannandoli su presunti incidenti avvenuti ai propri familiari, soprattutto figli o nipoti.