Lotta al cancro: Andrea e quei 1500 fiocchi rossi

RUFINA — I nastrini rossi glieli ha dati Laura, la fioraia, poi a chiuderli al centro per farli diventare fiocchini ci ha pensato lui – a volte con l’aiuto della figlia - la sera e in ogni momento libero della sua frenetica giornata. In un mese ne ha fatti 1500: ha calcolato bene i tempi, perché dovevano essere pronti per il 4 febbraio la Giornata dedicata alla lotta contro il cancro. Di buon’ora Andrea l’ortolano – così lo conoscono a Rufina, il cognome Masetti è quasi un dettaglio – ha percorso il paese in lungo e in largo per consegnare ai commercianti, alle Poste, nei bar, in farmacia, alla Misericordia, alla Coop e in tanti altri negozi i fiocchetti simbolo della campagna di prevenzione. Poi, non contento, se ne è andato pure a Dicomano e Pontassieve. Stesso giro di distribuzione. E quando si è sparsa la voce della sua iniziativa, chi non aveva ricevuto il nastro colorato gli è corso dietro: “Il fiocchino lo voglio anch’io!”.

“L’hanno voluto tutti. Davanti al negozio ho messo una seggiola con altri fiocchetti così chi passava poteva prenderli, ora ne sono rimasti pochi” dice Andrea dalla sua bottega di frutta e verdura in via Piave. L’idea dell’ortolano si è sparsa per Rufina con il ritmo di un tam-tam: “Chi è rimasto senza, si è fatto il fiocchino da solo pur di partecipare alla cosa. In tantissimi l’hanno appuntato sul vestito, si sono fatti una foto e l’hanno messa sui social” racconta ancora con la voce piena di entusiasmo e allegria.

Del resto, Andrea è travolgente e chi entra in contato con lui viene trascinato da un’ondata di forza che sprigiona un effetto a catena. Un esempio? gli è bastato consegnare il piccolo omaggio al sindaco Maida che subito il primo cittadino - oltre a ringraziarlo e a postare la foto che lo ritrae assieme lui - ha deciso di illuminare di rosso Villa Poggio Reale per appoggiare la sua iniziativa (vedi articolo collegato).

Ma come gli è venuta in mente una cosa così ad Andrea? “Per questa giornata – il World Cancer Day ndr - dovevo fare qualcosa per Rufina, perché Rufina ha fatto tanto per me. Anche stavolta mi ha dato una mano: Laura Righi mi ha offerto i nastri” sottolinea Masetti ricordando la mobilitazione cittadina per sostenerlo nella lotta contro una grave forma di tumore che lo ha colpito un anno fa e che lo costringe a cure pesanti a Pavia. “Voglio che del cancro se ne parli, normalmente. Purtroppo, in tanti ne soffrono e in tanti preferiscono stare in silenzio o nascondersi. Per me no, bisogna parlarne: è una malattia come un’altra”. Lui la combatte a viso aperto, così come ha affrontato tutto nella vita. Andrea la vita l’ha anche cambiata: ad un bel momento ha deciso di smettere di fare il muratore, non se la sentiva più di continuare quel lavoro, ed è diventato ortolano. Sono passati dodici anni da quel giorno – e si commuove un po’ nel ricordarlo - e ce l’ha fatta: la sua bottega è un punto di riferimento e non solo per i rufinesi. Lì i clienti sanno di trovare oltre a insalata, pomodori, mele e arance, sorrisi e qualche simpatica battuta che cambia la giornata. Ha tutti intorno a lui, per primi la moglie e due bei figlioli universitari che lo appoggiano in ogni cosa, e poi la gente di paese. Ma anche chi semplicemente l’incrocia per un attimo, rimanendo contagiato dal suo slancio.

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