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Attualità lunedì 04 gennaio 2021 ore 17:00

Seconda fase Covid, a Londa è andata così

coronavirus visto al microscopio

Il Comune fa un bilancio della pandemia: in autunno numeri più alti rispetto alla prima ondata, 32 i positivi negli ultimi mesi



LONDA — La fine del 2020 si fa coincidere con la conclusione della seconda ondata Covid. E anche il Comune di Londa fa un bilancio di come sono andate le cose nel proprio territorio a partire dal mese di settembre. La fase autunnale della pandemia anche nel piccolo centro della Valdisieve si è caratterizzata per una maggiore diffusione del Coronavirus ma l’infezione ha avuto meno forza che nella primavera passata. In paese, al 31 dicembre, ci sono state 32 persone positive e fortunatamente il dato, ad oggi, è rimasto stabile visto che negli ultimi giorni la Asl non ha accertato nuovi casi nel comune.

“In questa ondata abbiamo avuto 32 persone positive sul territorio comunale e 110 cittadini in isolamento cautelativo. Dei 32 positivi, fortunatamente, solo 2 persone rimangono in isolamento domiciliare ancora positive ma senza sintomi. Tutte le altre si sono negativizzate ed hanno superato il virus, inclusa la persona che al momento risiede ancora in struttura sanitaria assistita” spiega l’amministrazione municipale su facebook in un post pubblicato per la fine dell’anno.

“Con numeri molto più alti, frutto anche di un numero maggiore di tamponi effettuati, la seconda ondata si è contraddistinta per aver colpito una fascia più ampia della popolazione, sia come numero di casi, sia in termini di età, coinvolgendo in particolare soggetti giovani. Nel complesso però è stata meno virulenta e pur creando diverse criticità per famiglie e attività non ha causato decessi nel nostro Comune.  Riteniamo comunque doveroso, a conclusione del 2020, rivolgere un pensiero a tutte le persone che sono decedute in quest’anno. In particolare, ai nostri concittadini che sono mancati ed alle loro famiglie, perché a prescindere dalle cause della morte crediamo che una delle conseguenze più terribili inflitte dalla pandemia sia l’aver negato a tanti la possibilità di poter assistere, accompagnare o confortare i propri cari nell’ultimo viaggio. L’aver costretto troppi a morire da soli senza il conforto di un familiare o un amico".

"Le problematiche create dal virus che abbiamo dovuto affrontare sono state tante e ci siamo mossi da subito con l‘obiettivo di limitare il più possibile i disagi, sempre con un occhio di riguardo per le marginalità. La crisi generata dalla pandemia – aggiungono dal municipio di Londa - ha accentuato i problemi, economici, sociali o di fruizione di servizi delle famiglie già in difficoltà, allargato la platea di quelle in situazioni difficili. Per questo, come già fatto ad aprile, abbiamo attivato una serie di contributi in sostegno delle categorie più fragili, dal rifinanziamento dei bonus alimentari, al contributo affitto/bollette fino al contributo per persone diversamente abili”.


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