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Attualità venerdì 14 aprile 2017 ore 17:00

Il Pd di Rignano apre le primarie a Lorenzini

Primarie aperte anche ad altre forze politiche: questa la decisione presa dal PD di Rignano dopo lo strappo con il sindaco uscente Lorenzini



RIGNANO SULL'ARNO — A Rignano sull'Arno, paese natale dell'ex premier Matteo Renzi, si faranno le primarie lampo per scegliere il candidato sindaco del Partito Democratico, dopo la rottura definitiva tra il PD e l'attuale sindaco di Rignano Daniele Lorenzini, che correrà nuovamente alla poltrona primo cittadino senza il simbolo dei dem ma con la lista civica Insieme per Rignano Lorenzini sindaco. Così, dopo l'assemblea di ieri sera, il PD rignanese ha annunciato le primarie di partito per scegliere il candidato sindaco. 

La decisione è quella di cercare nuove candidature per il Pd e di aprire le primarie a tutte le forze di centrosinistra (e quindi anche a Lorenzini) come sottolineato dal segretario metropolitano Fabio Incatasciato. 

"Non è stato possibile sin’ora trovare una soluzione – ha affermato il segretario metropolitano Fabio Incatasciato - per un candidato che rappresentasse solo il PD e allora è giusto confrontarsi con tutti. A partire da Daniele Lorenzini, che ha annunciato di avere un suo raggruppamento, ma rivolgendosi a tutti i soggetti politici che si riconoscono nel centro sinistra. Il PD candiderà un proprio rappresentante perché sia poi il futuro sindaco, ma vogliamo aprire un confronto, con le primarie, affinché tutti si misurino".

Il partito democratico di Rignano sceglierà quindi il proprio candidato con le primarie aprendo a una coalizione che non divida il centrosinistra. 

Ma in questi giorni circolava già un nome tra i possibili candidati del Pd: quello di Giampaolo Maremmi, che in passato ha già guidato il Comune di Rignano dal 1975 al 1980.

"Non è vero che la comunità del partito democratico di Rignano è chiusa, anzi – prosegue Incatasciato – tutt’altro. Le divisioni di questi giorni rischiano una frammentazione che fa bene solo alla destra. Con i candidati già in campo, con quello che sceglierà il PD, e con quelli eventuali di altre forze politiche torniamo al nostro strumento fondamentale, le primarie, per scrivere un’altra pagina di democrazia a Rignano".

"Noi - conclude il segretario - abbiamo responsabilità, non vogliamo rotture, per scongiurarle usiamo lo strumento più democratico che ci sia, proprio le primarie, con cui a decidere chi deve rappresentare un programma e dei valori sono i cittadini".

Il PD quindi nei prossimi giorni aprirà un tavolo alle altre forze politiche del centrosinistra. per valutare data e regolamento. Ma la data più probabile delle primarie è quella del 30 aprile, in concomitanza con quelle del segretario nazionale, dove in corsa ci sono Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.


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