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Attualità martedì 18 giugno 2024 ore 17:50

La pausa pranzo? È sacra per 8 toscani su 10

cibo scrivania
I dolciumi sono il peccato di gola prevalente durante il lavoro

Pranzi da casa e consumati alla scrivania, con solo un decimo degli intervistati che ritiene di mangiare in modo equilibrato. E poi ci sono gli snak



TOSCANA — La pausa pranzo è sacra per 8 toscani su 10 che mai ci rinuncerebbero, anche se molti consumano i pasti spesso portati da casa direttamente alla scrivania per portarsi avanti col lavoro e solo uno su 10 ritiene di alimentarsi in modo equilibrato durante il lavoro: è quanto emerge dalla ricerca condotta da American Pistachio Growers – associazione no profit che unisce i coltivatori di pistacchi americani – in collaborazione con mUp Research, al fine di indagare le abitudini alimentari dei toscani nel corso della loro normale giornata lavorativa.

Sì perché la pausa pranzo contribuisce alla produttività di ogni lavoratore e al suo benessere generale, consentendo di ricaricare le energie e riposare la mente prevenendo così il burnout.

Ebbene: secondo i risultati della survey, per i toscani guai a toccare la pausa che il 77% degli intervistati si concede regolarmente. Per gli altri l'ostacolo principale è la mancanza di tempo (2 intervistati su 5 fra coloro che a volte si trovano costretti a saltarla), seguita dall’assenza di spazi adeguati dove consumare il proprio pasto (1 individuo su 5) e dall’impossibilità di variare la propria alimentazione (1 su 5).

Il pranzo alla scrivania

A minare i benefici effetti della pausa pranzo c'è il fatto di consumarla alla scrivania: lo fa un toscano su 3 nel tentativo di portarsi avanti con il lavoro, anche se così facendo non si fa altro che aumentare lo stress ed esaurire le riserve fisiche e mentali. 

"Il fenomeno - spiegano gli autori della ricerca - è spesso legato al caro-vita: i toscani, infatti, combattono l’aumento del costo della vita adottando alcune contromisure. Quasi 1 intervistato su 3 dichiara di portarsi il pranzo da casa, conalimenti più sani di quelli che potrebbero trovare nei ristorantini vicini all’ufficio".

Al secondo gradino del podio c'è poi chi ricorre alla mensa del posto di lavoro (19%) e, solo l’11% dei rispondenti, afferma di consumare la propria pausa pranzo al ristorante.

L'alimentazione corretta

Ma quanto è seguita una sana dieta in ufficio? Dall’indagine condotta da mUp Research per American Pistachio Growers emerge che solamente 1 toscano su 10 giudica “corretta” la propria alimentazione quotidiana sul luogo di lavoro. 

Il problema per un toscano su due fra coloro che ritengono di non alimentarsi correttamente è rappresentato proprio (e ancora una volta!) dalla mancanza di tempo. 

Ma l’ambiente di lavoro può influenzare negativamente il sistema neuroendocrino: le tensioni accumulate sul lavoro possono causare un progressivo cambio di alimentazione, causando disturbi nutrizionali.

Dall’indagine emerge che quasi 6 toscani su 10 credono di soffrire di questa patologia: se stressati, spinti da un meccanismo di ricompensa, sono portati a preferire alimenti gustosi, ricchi di zuccheri e grassi, incuranti delle calorie in eccesso. Dolci (44%) e prodotti salati come salatini e crackers (38%) sono i cibi preferiti.

E poi gli snack

Oltre 6 toscani su 10 fanno almeno una pausa snack ogni giorno, ma meno di 1 su 5 ne fa almeno 2. E se quasi 1 toscano su 2 fa la propria pausa snack alla scrivania, il 9% dichiara di non fare mai pause snack e fra coloro che non le fanno mai o quasi mai, quelle rare volte vengono fatte addirittura in piedi (9%).

La popolarissima barretta di cioccolato è al primo posto nei consumi di snack con il 40%, mentre al secondo posto ecco la frutta secca con il 38% delle preferenze. Al terzo gradino del podio c'è invece la frutta fresca (35% degli intervistati). 

"I pistacchi americani, ad esempio, sono un ottimo snack salutare ed energizzante (una porzione di circa 30 g ha circa 165 calorie e ben 7 grammi di proteine)", sottolineano gli autori della ricerca. E aggiungono: "Per coloro che consumano quotidianamente i pistacchi, la capacità di togliere uno sfizio (62%) e il gusto (61%) rappresentano i principali driver, seguiti dal loro essere considerati uno spuntino sano ed equilibrato (26%) e comodi e pratici, capaci di essere sgranocchiati ovunque (21%)".

Una pletora di sedentari

Attività fisica in orario lavorativo: poca e punta. Quasi il 60% dei toscani dichiara di non farla mai o quasi e solo il 6% la pratica con regolarità. Passare troppo tempo immobili alla scrivania, però, non è salutare: per spezzare 30 minuti di seduta alla scrivania bastano solo 5 minuti di camminata leggera per sgranchirsi. 

Fra coloro che effettuano attività fisica durante la giornata lavorativa, oltre 8 toscani su 10 dichiarano di fare almeno una passeggiata, mentre il 15% afferma di trovare il tempo di andare in palestra in pausa pranzo e il 12% dichiara di fare della ginnastica per il collo.

Oltre metà dei toscani trovano innumerevoli scuse per evitare di fare attività fisica fra mancanza di spazi adeguati (47%), scarsità di tempo (45%) o asserita scomodità (26%).


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