“Mostro della Massolina”, troppe questioni aperte

“Sinistra per Pelago” interviene sul centro logistico e chiede al Comune risposte su impatto ambientale, rotatoria e posti di lavoro

PELAGO — Quando sarà fatta la rotonda sulla strada regionale? E chi la pagherà? E quando saranno realizzate le schermature per attutire l’impatto della costruzione? E nella struttura quante persone saranno assunte?

Sono le domande formulate in una interrogazione presentata in consiglio comunale dal movimento Sinistra per Pelago che ha così riportato all’attenzione la questione del centro logistico della Massolina che molti hanno ribattezzato “il mostro della Massolina”. Due capannoni industriali di una società di autotrasporti di Caserta sono stati realizzati su un’area di circa 14.000 metri quadri sulle colline della cittadina della Valdisieve. Un complesso su cui restano aperti alcuni interrogativi a cui ha chiesto risposta la lista di opposizione.

“Non dimentichiamoci che quell’orrore è stato realizzato perché doveva portare tanta occupazione: 25 dipendenti, secondo l’azienda che lo ha realizzato, dai 30 ai 50 è stato detto in consiglio comunale; 70 secondo i giornali che riportavano un’intervista del sindaco” diconoi rappresentati di Sinistra per Pelago che riportano le risposte date dall’amministrazione durante la seduta del parlamentino.

“Le risposte alle nostre domande sono state: per la realizzazione della rotonda è in corso il rilascio delle autorizzazioni; si farà in autunno. Il costo della realizzazione della rotonda è a carico dell’azienda che ha realizzato il capannone. Però quello che spende non lo verserà come oneri di urbanizzazione. Forse ci sbagliamo – commentano dalla lista di minoranza - ma ci sembra che la rotonda del Centro Logistico, gira e rigira, la paghiamo noi”.

Per quanto riguarda le opere di mitigazione durante il consiglio è stato risposto che “è stata chiesta una integrazione al progetto, quello presentato (il 17 giugno 2021) era insufficiente”. “Ma come – controbatte Sinistra per Pelago - non erano già previste le opere per mascherare il capannone? È stata rilasciata l’autorizzazione senza che fosse ben chiaro come avrebbero nascosto questa enorme scatolone di cemento armato? E il costruttore ha presentato il progetto solo lo scorso 17 giugno?”.

“Poi la risposta sul numero degli occupati: ‘Per quanto concerne i posti di lavoro, trattasi di questione meramente privatistica e interna all’azienda. Nessuna competenza, anche per motivi di privacy, spetta all’Amministrazione comunale in merito’ Motivazione bizzarra, visto che tra un anno con una semplice visura camerale sarà possibile sapere quanti occupati ha l'azienda presso questa sede, ma prendiamo per accettabile (e non lo è) questa risposta. Allora – aggiungono da Sinistra per Pelago - perché parlare del numero degli occupati quando c’è da far approvare dal Consiglio Comunale questa mostruosità se poi non c’è la possibilità (o la volontà) di verificare? Perché parlare di 70 assunzioni in una intervista sulla Nazione? Perché la Giunta ha espresso solidarietà e vicinanza ai lavoratori della GKN? Non è ingerenza in una “questione meramente privatistica”? Cosa succede dietro le porte del capannone non riguarda l’Amministrazione: ci costruiscono uno scempio di 14 metri di altezza promettendo 25?, 30?, 50?, 70? assunzioni, ma non è dato sapere quante sono ad oggi queste assunzioni e quando saranno fatte le altre. Siamo noi che non capiamo o c’è molta confusione?"

"Tutte queste domande – conclude la lista di opposizione - ancora oggi rimangono senza risposta, una risposta doverosa alla nostra lista e, soprattutto, a tutti i cittadini di Pelago”.

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