Il premio "Ponte Mediceo" al procuratore Gratteri

PONTASSIEVE — Due giorni a Pontassieve per presentare il suo ultimo libro, incontrare le autorità e soprattutto i ragazzi dell’Istituto Comprensivo e del "Ernesto Balducci”. Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro che ha fatto della lotta alla ’ndrangheta e alla criminalità un impegno di vita, è stato ospite della cittadina della Valdisieve che nell’occasione ha voluto rendergli omaggio conferendogli la più alta onorificenza del Comune, il premio “Ponte Mediceo”.

Il riconoscimento gli è stato assegnato ieri pomeriggio al termine di un incontro pubblico all’Auditorium dove poi questa mattina Gratteri ha presentato la sua ultima fatica editoriale – scritta con Nicola Nicaso – “Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie” e successivamente risposto alle tante domande degli studenti.

“In questi giorni abbiamo avuto l’onore di ospitare nel nostro Comune il Procuratore Nicola Gratteri” dice la sindaca di Pontassieve Monica Marini. “Ieri, cogliendo l’occasione di questa sua visita a Pontassieve, abbiamo voluto conferirgli il “Ponte Mediceo”, una Onorificenza che questo Comune ha istituito nel 2004, per rendere omaggio a donne e uomini che si sono particolarmente distinti nel campo culturale e sociale - tra cui la partigiana e costituente Teresa Mattei o il poeta Mario Luzi - e che per questo loro impegno o per la propria storia, sono legati a Pontassieve e ai valori che animano, da sempre, la nostra comunità. Abbiamo deciso di consegnarlo al Procuratore Gratteri perché ci sembrava il modo migliore per rinnovare l’impegno del nostro Comune e delle nostre scuole nel trasmettere alle ragazze e ai ragazzi quei valori di giustizia, solidarietà e rispetto delle regole condivise su cui ogni società democratica e matura necessariamente si fonda”.

“La criminalità organizzata non è una questione meridionale – aggiunge la sindaca - e le inchieste, anche molto recenti, dimostrano che non dobbiamo commettere l’errore di considerarla tale ma, anzi, che è necessario e urgente, insieme alla lotta alle mafie, che le Istituzioni, in sinergia con le scuole di ogni ordine e grado, lavorino affinché in tutti i territori, le ragazze e i ragazzi crescano nel rispetto degli altri, dei diritti e dei doveri che lo stare in una comunità solidale implica”.

Queste le motivazioni del premio al procuratore: “A Nicola Gratteri, Servitore dello Stato coraggioso e tenace, impegnato ogni giorno nella lotta contro la ’ndrangheta e le sue infiltrazioni su tutto il territorio nazionale, e per questo da oltre 30 anni costretto a vivere sotto scorta. Un impegno che non si concretizza solo nelle aule della giustizia ma anche nelle aule scolastiche, dove il Procuratore - da anni - porta ai giovani la propria testimonianza, per estirpare, in ogni parte d’Italia, quel sottobosco culturale che alle mafie e alla criminalità organizzata rende fertile il terreno. Il lavoro del Procuratore Gratteri testimonia quanto sia importante, per combattere le mafie, promuovere i valori della legalità e della solidarietà, soprattutto tra i giovani, affinché possano crescere come cittadine e cittadini consapevoli della necessità di fare ciascuno la propria parte, per costruire una società più equa e solidale, fondata sul rispetto dei diritti e in cui non trovino spazio lo sfruttamento e l’illegalità. Per questi motivi, al Procuratore Gratteri, con il conferimento della più alta Onorificenza del nostro Comune, l’Amministrazione e la comunità tutta di Pontassieve intendono testimoniare la propria gratitudine e riconoscenza”.

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