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Imprese & Professioni martedì 22 dicembre 2020 ore 14:50

​Il Phishing su Postepay: in aumento gli attacchi informatici

Ma come riconoscere il Phishing ed evitarlo?



TOSCANA — Il Phishing su Postepay: in aumento gli attacchi informatici

In aumento del +35% quest’anno gli attacchi informatici ai danni dei detentori di conti correnti online o carte di credito. Tra i metodi usati più di frequente dai gruppi di hacker fraudolenti vi è il phishing.

Tra i bersagli preferiti degli attacchi di phishing vi sono proprio le carte più diffuse sul territorio nazionale. Se nei mesi di Maggio e Giugno una simile sorte è toccata a Intesa SanPaolo, i cui clienti sono stati a più riprese oggetti di truffe tramite e-mail o sms, l’Autunno ha visto i clienti dei servizi PostePay diventare il principale bersaglio.

Ma come riconoscere il Phishing ed evitarlo?

Phishing: come funziona il furto di dati

Il Phishing è un furto di dati tanto infido quanto efficace. Non è un caso, infatti, che i numeri dei casi di phishing siano più che duplicati nell’ultimo anno: si è passati, infatti, da circa 4 operazioni di phishing al giorno nel 2019 alle oltre 9 nel 2020.

Come il nome stesso indica, si tratta di lanciare un’esca alla vittima e aspettare che questa abbocchi. La “pesca” viene condotta attraverso un sms o un’e-mail che spinge l’utente ad aprirla. Spesso viene presentata con un mittente autorevole, come possono essere direttamente Poste Italiane, un sito governativo o un’associazione no-profit.

Chi fa phishing, infatti, vuole solo spingere l’utente ad aprire l’email e cliccare sul link che in essa è riportato.

Spesso quando il falso mittente riporta il nome del servizio di cui si è clienti (nel caso PostePay), il link incluso nell’e-mail chiederà di effettuare la registrazione. In questo caso è facile immaginare quanto sia facile rubare i dati: la pagina su cui si atterra, infatti, è totalmente fasulla e smette di funzionare non appena si saranno inseriti i dati.

Se ci si rende conto che una cosa simile è avvenuta, è meglio contattare immediatamente l’assistenza clienti PostePay, in modo da evitare i danni peggiori.

In altri casi il link semplicemente contiene un Malware, i quali compiranno il furto di dati infiltrandosi nel dispositivo.

In ogni caso il phishing è solo l’inizio della truffa vera e propria. Le informazioni carpite in questo modo, infatti, la maggior parte delle volte vengono messe in vendita sul dark web al miglior offerente. Questi le impiegheranno per furti di denaro, di identità, etc.

Evitare il phishing: VPN e solo servizi autorizzati

Il modo migliore per evitare il phishing è quello di prestare particolare attenzione a messaggi sulle app dei Social, alle e-mail o agli sms.

Non bisogna mai aprire link che provengono da fonti sconosciute o da sedicenti indirizzi autorevoli. Prima di aprire un’e-mail o un messaggio è sempre necessario accertarsi che si tratti di una comunicazione autentica.

Per questo motivo PostePay ha rilasciato una comunicazione che avvisa tutti i suoi clienti che qualsiasi comunicazione la società dovesse fare non verrà mai comunicata tramite messaggi o e-mail ma solo esclusivamente l’app dedicata ai servizi.

In tempi difficili come questi, dunque, è necessario mantenere sempre alta la soglia dell’attenzione e non abbassare la guardia: l’aumento degli attacchi informatici rende la sicurezza della navigazione su internet un fattore di primaria importanza.

Mai come ora è opportuno considerare di fare affidamento ad un VPN (Virtual Private Network) in modo da proteggere la propria privacy mentre si naviga in rete e impedire che i recapiti e-mail, di telefono o profili social possano diventare bersaglio di operazioni di phishing e di furto dei dati.

Il VPN, infatti, protegge la privacy di chi naviga su internet grazie alla crittografia a 256 bit di tutti i dati personali implicati nella ricerca e navigazione nel world wide web. Proteggere la segretezza delle proprie informazioni personali è il primo e più importante modo per non rendersi visibili agli occhi di truffatori e hackers.


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