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Cultura martedì 27 aprile 2021 ore 11:57
Concorso letterario, tra i finalisti c’è Antonella
Il romanzo della scrittrice pontassievese Zucchini in corsa a “Una storia per il cinema”. La sindaca Marini: “Tutta la comunità fa il tifo per lei”
PONTASSIEVE — Si terrà giovedì 29 aprile la proclamazione del vincitore del concorso nazionale “Una storia per il cinema” - promosso da VenetArt Associazione Culturale – che, in collaborazione con la produzione cinematografica Halley Pictures, dà l'opportunità al libro vincitore di tradursi in una pellicola cinematografica.
Oltre cinquecento i romanzi presentati, 20 i finalisti. Tra questi, il romanzo della scrittrice pontassievese Antonella Zucchini “Tutto il resto vien da sé” (Ciesse Edizioni, 2016). Un traguardo importante, per una scrittrice che da sempre scrive per immagini e che ha un profondo legame con il cinema: “Il vincitore avrà la possibilità di vedere realizzato un sogno. Io chiudo gli occhi e incrocio le dita”, dice la scrittrice, a cui arrivano gli auguri dell’amministrazione e dei suoi concittadini.
“Il libro di Antonella – dice la sindaca di Pontassieve Monica Marini – racconta una piccola grande storia privata, che si intreccia alla memoria collettiva dei luoghi e del tempo. Questa è la forza principale del romanzo. Tutta la nostra comunità fa il tifo per la nostra concittadina Antonella, che già in tante occasioni ci ha reso orgogliosi e speriamo di poter festeggiare presto, insieme, questo suo grande successo, perché già essere tra i finalisti del premio è un traguardo davvero straordinario”.
La prima presentazione del libro dell’autrice pontassievese fu nel 2016, proprio nella Sala delle Eroine del Comune di Pontassieve, alla presenza della sindaca Marini e di Marco Buti, allora Direttore Generale degli Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea.
Il romanzo racconta una storia vera, realmente accaduta negli anni della II Guerra Mondiale, durante l’occupazione tedesca, nei dintorni di Sesto Fiorentino. Da Pontassieve, il libro ha viaggiato poi in lungo e in largo, prima in Toscana, poi in tutta Italia, arrivando anche all'Istituto di Cultura Italiana di Bruxelles.
“L'interesse destato in Europa da questo romanzo – dice la scrittrice – penso derivi dal fatto che quello che io racconto essere accaduto in un piccolo borgo toscano, potrebbe senz'altro essere successo in qualsiasi altro borgo, paese o cittadina di quelle nazioni che in un determinato periodo storico si trovavano sotto il giogo nazista e che adesso, invece, sono riunite sotto la bandiera dell'Unione Europea. Ha voluto quindi significare un messaggio di speranza e di pace”.
Scrittrice di commedie teatrali, premiata in più occasioni con molti riconoscimenti, tra cui il Fiorino d’oro della Città di Firenze nel 2006, da sempre affascinata dal mondo del cinema, Zucchini scrive per immagini e, dopo aver frequentato un corso di regia cinematografica presso il Centro di Documentazione Audiovisiva del Comune di Pontassieve, ha realizzato cortometraggi, tra cui “Cuore namibiano”, selezionato e premiato in diversi festival. Legata profondamente al proprio territorio, di cui scrive e per cui si impegna, soprattutto nell'ambito culturale, anche coi più giovani, Antonella Zucchini dal 2005 cura il Laboratorio Teatrale in lingua fiorentina per ragazzi al Circolo Arci La Torretta di Molino del Piano, con l’obiettivo ambizioso di avvicinarli alle tradizioni popolari ed ha appena terminato un altro romanzo storico, in attesa di pubblicazione, ambientato proprio nel territorio della sua Pontassieve.
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