Attualità mercoledì 26 maggio 2021 ore 18:05
Due paesi rischiano di restare senza medico

Dopo i problemi a Rufina, difficoltà anche a Londa e San Godenzo per sostituire il dottore andato in pensione quasi un anno fa
VALDISIEVE — A Rufina non si sono ancora risolti i problemi – e placate le polemiche – per trovare il sostituto di uno dei medici di famiglia che ha lasciato l’incarico che ora altri due paesi della Valdisieve registrano analoghe difficoltà.
Londa e San Godenzo – oltre la vicina Dicomano – rischiano di restare senza medico di base. Il dottore in servizio in questi paesi è andato in pensione quasi un anno fa e ancora nessuno ha preso definitivamente il suo posto. Tre i professionisti che si sono alternati temporaneamente per svolgere il servizio ma adesso anche il terzo sostituto sta per andare via.
L’allarme è stato lanciato dai sindaci dei tre comuni – Tommaso Cuoretti per Londa, Emanuele Piani primo cittadino di San Godenzo e il collega di Dicomano Stefano Passiatore – che hanno scritto una lettera congiunta alla Asl Toscana Centro perché la questione venga risolta al più presto. Non solo, c’è anche un altro problema, quello del pediatra.
“Dal 1° giugno il terzo sostituto del medico di famiglia che nell'agosto del 2020 è andato in pensione, prenderà servizio in altro comune, col rischio che il posto resti scoperto. E nemmeno per la sostituzione della pediatra è stata individuata una soluzione definitiva”.
Il pensionamento del medico di famiglia, di lunga data, nel distretto di Dicomano “ha determinato – si legge nella lettera - per i suoi assistiti una situazione di disorientamento e di difficoltà che questi Comuni hanno cercato fin da subito di intercettare attivando un confronto con l'Asl, con la Società della Salute e con i cittadini stessi che hanno appreso del collocamento a riposo del medico solo pochi giorni prima, se non addirittura qualche giorno dopo”.
I tre sindaci sono fortemente preoccupati: “I nostri cittadini hanno dovuto cambiare in meno di un anno ben quattro medici - affermano Cuoretti, Piani e Passiatore -, e ribadendo il valore della medicina del territorio e la necessità del suo potenziamento, evidenziamo come il trasferimento dell'attuale medico il prossimo 1° giugno, in attesa della formazione delle graduatorie del bando che avverranno presumibilmente non prima di luglio, lascerebbe privi di assistenza sanitaria i suoi assistiti a meno che gli stessi non procedano ad un ulteriore e provvisorio cambio del medico”.
Neppure la pediatra di Dicomano, con pazienti anche a Londa e San Godenzo, al momento è stata sostituita stabilmente. E nel frattempo anche un progetto di sostegno pediatrico con l'ospedale Meyer si è concluso.
All'Azienda sanitaria i tre sindaci chiedono che la situazione venga al più presto risolta: “Pur riconoscendo l'estrema delicatezza e complessità del tema, il costante impegno di Asl e Società della Salute riteniamo non più differibile una definitiva soluzione alla questione medico di famiglia e pediatra che restituisca agli adulti e ai bambini dei nostri comuni la possibilità di ricostruire uno stabile rapporto di fiducia e di cura con il proprio medico. Siamo particolarmente preoccupati - concludono - per l'ipotesi, assolutamente temporanea, di aumentare il massimale ai medici presenti, fino a 1800 assistiti. Ciò significherebbe compromettere la qualità del rapporto medico-paziente”.
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