Il gaslighting
di Federica Giusti - venerdì 19 settembre 2025 ore 08:00

Ci sono un sacco di termini “nuovi” nel linguaggio psicologico, oggi vi parlo di uno di quelli forse meno noti, più subdoli ma potenzialmente dannoso.
Il gaslighting, per dirlo in maniera semplice, è una forma di manipolazione psicologica in cui una persona cerca di far dubitare un’altra della propria percezione della realtà, dei propri ricordi o dei propri sentimenti. È come se cercasse di far credere all’altra persona che ciò che ha vissuto o percepito non è vero, spesso per ottenere un controllo maggiore o per svalutarla. Ti faccio sentire sempre sbagliata/o così che alla fine dubiterai anche tu di quello che pensi.
Il termine deriva da un film degli anni '40, "Gaslight", in cui un marito manipola la moglie facendole credere che sta perdendo la ragione. Questa tecnica può manifestarsi in vari modi: negare fatti che sono accaduti, minimizzare i sentimenti dell’altra persona, o accusarla di essere troppo sensibile o paranoica. E lo si riscontra soprattutto nella relazione di coppia, in cui uno dei due partner sottomette l’latro in maniera non diretta e aggressiva, ma facendolo sentire perennemente in torto.
Il gaslighting può avere effetti molto dannosi sulla vittima, portandola a dubitare di sé stessa, a sentirsi confusa, ansiosa o depressa. È importante riconoscerlo e cercare supporto, perché nessuno merita di essere manipolato o di perdere fiducia in sé stesso e, soprattutto, perché questo porterebbe ad uno stato di profondo malessere psico fisico.
Come si può riconoscere il gaslighting? Di seguito elenco alcuni punti che possono verificarsi.
Ovviamente è fondamentale chiedere aiuto ed attivare tutta la rete relazionale di supporto , condividendo l’esperienza e cercando, se necessario, anche il sostegno di un professionista.
Non si tratta solo di emozioni, il gaslighting può essere un reato (stalking atti persecutori art. 612 bis c.p.).
Conoscere può davvero fare la differenza. Informarsi per tutelarsi è necessario!
Federica Giusti